I segreti delle scatole di Chiara Briganti ad ArteXiCre

“C’era qualcosa dentro di me di ammirazione e curiosità che partendo dalle mie considerazioni si infrangeva sul fondo della composizione delle scatole. Negli anni ’50, avendo restaurato per un antiquario un mobile da arte povera, mi trovai in possesso di stampe di quell’epoca (1700/1800). Ad un certo punto mi è nato il desiderio di fare qualcosa con le mie stampe, che ormai avevo accumulato in modo incredibile e, ahimé, continuato a ritagliare, gesto che calmava le mie ansie, mi lasciava il tempo di pensare e mi stupiva allorché l’immagine si liberava sul fondo bianco della carta: era come disegnare con le forbici. Ho fatto così oltre 200 scatole, le ho immaginate prive di fondo poiché volevo non solo rappresentare qualcosa ma anche procedere oltre, per far in modo che entrasse luce, componente necessaria nelle mie composizioni perché favorisce qualcosa di costante che trasforma con maggior o minore intensità il colore della scena”.
Sono le parole che l’artista Chiara Briganti, della quale quest’anno ricorre il centenario dalla nascita, aveva affidato alla carta parlando delle sue scatole e di come erano nate. La Galleria Ceribelli di via San Tomaso, a Bergamo, ne custodisce circa 120. Arialdo Ceribelli, proprietario dell’omonima Galleria, racconta l’artista: “Chiara Briganti ha lavorato tanti anni al Quirinale, occupandosi soprattutto di restauri, affreschi, tappeti e arredi. Alla fine del suo matrimonio con Giuliano Briganti ha iniziato a creare queste scatole quasi come fossero una terapia, un modo per scaricare tensioni personali di un momento difficile della sua vita. Dopo alcuni anni che le scatole erano rimaste nella sua abitazione a Roma, tutto è poi sfociato in una grande mostra a Parigi”. Dopo esserne rimasto affascinato, Arialdo Ceribelli ha poi deciso di dedicare loro una mostra anche nella nostra città: Esprit de fenetre, con un allestimento curato da Graziano Gregori, oggetto di critiche favorevoli sulla stampa nazionale. Ogni scatola di Chiara Briganti è un piccolo universo con tantissime storie da raccontare. La Galleria Ceribelli ha gentilmente prestato alcune delle scatole che custodisce ai Dipartimenti educativi del Museo Bernareggi, per ispirare un laboratorio che presto andremo a scoprire insieme.


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