Scout d’Europa: al via l’Euromoot con 5mila ragazzi. Il 3 agosto l’udienza con Papa Francesco

Al via da stamani l’Euromoot, il raduno internazionale, con circa 5mila tra Scolte e Rover degli Scout d’Europa – Fse, provenienti da oltre 20 nazioni. Si tratta di ragazzi dai 16 anni ai 21 anni. Momento conclusivo sarà  il 3 agosto, a Roma, con l’udienza in Vaticano con Papa Francesco. Un evento che “permetterà a migliaia di giovani provenienti da Paesi differenti di incontrarsi e di intrecciare amicizie, attraverso lo svolgimento di attività volte a conoscersi e a riscoprire le comuni radici culturali e spirituali”. Tre le fasi della settimana: dal 27 luglio al 1 agosto il “Campo Mobile”, l’1 e 2 agosto il ritrovo in quattro differenti punti alle porte della Capitale e, infine, il 3 agosto la meta conclusiva, la Basilica di San Pietro. Per quanto riguarda la prima fase, i gruppi composti da 30 a 50 giovani di 2 o 3 nazionalità diverse percorreranno itinerari storici come la Via Francigena, il Cammino di San Benedetto, il Cammino di San Francesco. In punti prestabiliti, i ragazzi si confronteranno su temi che li porteranno a interrogarsi sulla propria identità di cittadini europei e cristiani e a riscoprire il valore della Parola. La seconda fase, in cui migliaia di giovani convergeranno in 4 punti prestabiliti di Roma, rappresenterà una occasione durante la quale le Scolte ed i Rover potranno fare conoscenza reciproca delle tradizioni e delle caratteristiche di ciascuna Nazione partecipante, ascoltare conferenze di carattere storico e spirituale e, suddivisi in laboratori tematici, dedicarsi all’apprendimento di nuove competenze, dal canto al valore della custodia della terra, alle tecniche scout di vita all’aperto. Infine, il 3 agosto, tutti i partecipanti, partendo dai 4 punti alle porte di Roma, si ritroveranno prima all’interno dell’Aula Paolo VI l’udienza privata con Papa Francesco, 25 anni dopo quella con Giovanni Paolo II; per poi, in un secondo momento, trasferirsi all’interno della basilica di San Pietro per la messa conclusiva presieduta dal card. Angelo Bagnasco.