“Non si tratta solo di migranti”: la sfida di riflettere sull’identità cristiana

“Non si tratta solo di migranti”: è lo slogan della 105ma Giornata mondiale del migrante e del rifugiato che si celebra il 29 settembre anche nella diocesi di Bergamo. E’ un invito a riflettere sull’accoglienza da una prospettiva un po’ più ampia, a partire dalla nostra identità cristiana, dalla vita delle comunità locali, chiedendosi prima di tutto chi siamo e in quale mondo vogliamo vivere. Papa Francesco nel messaggio dedicato a questa ricorrenza ricorda che “Le società economicamente più avanzate sviluppano al proprio interno la tendenza a un accentuato individualismo che, unito alla mentalità utilitaristica e moltiplicato dalla rete mediatica, produce la “globalizzazione dell’indifferenza”. In questo scenario, i migranti, i rifugiati, gli sfollati e le vittime della tratta sono diventati emblema dell’esclusione perché, oltre ai disagi che la loro condizione di per sé comporta, sono spesso caricati di un giudizio negativo che li considera come causa dei mali sociali. L’atteggiamento nei loro confronti rappresenta un campanello di allarme che avvisa del declino morale a cui si va incontro se si continua a concedere terreno alla cultura dello scarto. Infatti, su questa via, ogni soggetto che non rientra nei canoni del benessere fisico, psichico e sociale diventa a rischio di emarginazione e di esclusione”. Il Papa ricorda che prendersi cura di chi arriva da lontano è un modo per “recuperare dimensioni essenziali della nostra identità cristiana e della nostra umanità”. E’ un modo per affrontare le nostre paure, “è in gioco il volto che vogliamo darci come società e il valore di ogni vita”. Sono spunti di riflessione che possono essere usati come materia di lavoro quotidiano nelle comunità, nei gruppi, nelle associazioni e le iniziative promosse in occasione della Gmmr offrono diverse occasioni di incontro e approfondimento.

Le migrazioni nella storia passata e in quella attuale, ci riguardano da vicino proprio perché l’Italia è un punto di snodo tra diversi mondi. Dal confronto tra diversità sono nate occasioni di miglioramento e di crescita. Oggi, più di ieri, sono occasione di riflettere su chi siamo e qual è la nostra cultura e come si è evoluta e si evolve.

L’Ufficio per la Pastorale dei Migranti da qualche anno accompagna una zona diversa, ora corrispondente a una Cet (in passato un vicariato) per concentrare l’attenzione sulla pastorale migratoria e sulle azioni che si stanno realizzando in quelle parrocchie. dove viene costruito un programma di celebrazioni diocesane, compresa la Messa presieduta dal vescovo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi.

Questa celebrazione quest’anno è in programma a San Pellegrino Terme alle 17 di domenica 29 settembre, con iniziative collaterali e di preparazione in diverse parrocchie della Cet-4 Valle Brembana (ma anche in tante altre parrocchie della Diocesi). Una di queste è la tappa bergamasca della Global Solidarity Walk camminata mondiale promossa da Caritas Internationalis che punta a raggiungere 1 milione di km percorsi in solidarietà con i migranti e i rifugiati, che si svolgerà domenica 29 settembre (e sabato 28 per le scuole) lungo le Vie Priula e Mercatorum, storicamente identificate come “vie dei migranti, di artisti, dei Tasso e di Arlecchino”.

Per approfondimenti si può consultare il sito della diocesi www.diocesibg.it

Per consultare il programma clicca qui.

Per informazioni
www.migrantibergamo.org e Pagina Facebook ufficile dell’evento