“Together”: un progetto d’arte per parlare di fraternità. Seconda tappa ad Ambivere

“Together”, insieme. Per esprimere il concetto l’artista lombardo Fabrizio Dusi ha usato le coperte isotermiche dorate, disegnando su di esse una folla di figure stilizzate, con la bocca spalancata, come se gridassero tutti contemporaneamente, un tentativo pieno di energia (ma forse vano) di comunicare. E’ un modo per parlare di fraternità, di accoglienza, di incontro con il prossimo questa curiosa, interessante installazione realizzata con la Fondazione Adriano Bernareggi, a cura di Giovanni Berera, per le celebrazioni per il patrono di Bergamo, Sant’Alessandro, e che ora è alla sua seconda tappa. La prima esposizione nell’ex Ateneo di Scienze Lettere e Arti ha suscitato curiosità e ha attirato numerosi visitatori. Altrettanto sta accadendo in questi giorni con il nuovo allestimento, nell’antica chiesa parrocchiale di Ambivere, dove la mostra è stata trasferita anche in occasione della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato (che si celebra domenica) e resterà aperta fino al 17 novembre. L’esposizione ha assunto una forma completamente nuova, armonizzandosi con le architetture antiche della chiesa. L’uso delle coperte isotermiche sembra richiamare, in prima battuta, le immagini dei salvataggi dei migranti in mare, ma in un senso più ampio le coperte sono un oggetto che serve per scaldarsi, e ogni uomo per sopravvivere ha bisogno di calore, in particolare di calore umano. Da tempo l’opera di Fabrizio Dusi, classe 1974, originario di Sondrio, si concentra su temi che riguardano la comunicazione: “Nonostante la tecnologia abbia facilitato la comunicazione tra la gente, l’uomo moderno è sempre più in difficoltà ad esprimersi , a dire qualcosa, a comunicare con il mondo esterno, trovandosi spesso a fare dei veri monologhi in mezzo a una folla muta…”. Va nella stessa direzione anche l’opera “Bla bla bla” donata di recente al comune di Lecco e collocata sulla facciata del “Palazzo delle paure”, composta da tre fili al neon con i colori della bandiera italiana, e composti con l’intenzione di sottolineare l’incomunicabilità come tratto distintivo della società contemporanea.