Proposte scuola: oltre 90 laboratori, visite guidate, incontri raccolte in una pagina web

Cyberbullismo, ambiente, sostenibilità, incontro tra culture diverse: spaziano tra temi, metodologie, ambiti diversi le oltre 90 “Proposte scuola” raccolte dall’ufficio di pastorale scolastica di Bergamo in una pagina web. Sono iniziative che gli uffici di Curia e numerosi enti diocesani propongono alle scuole. Nel nostro dossier presentiamo questo importante lavoro di raccolta attraverso una serie di “assaggi”, alcuni esempi divisi per fasce d’età: asilo nido e materna, scuola primaria, scuola secondaria di primo e secondo grado. Ci sono anche incontri dedicati agli adulti: insegnanti, genitori ed educatori. Dalla prossima settimana approfondiremo più da vicino alcune esperienze, raccontandole “in presa diretta” dalla voce dei protagonisti per conoscerle meglio.

“La raccolta delle attività – spiega Daniela Noris, direttrice dell’ufficio di Pastorale Scolastica – ha rivelato la vivacità degli enti che lavorano a Bergamo e la qualità delle iniziative proposte agli alunni di tutte le età, dai più piccoli che muovono i primi passi all’interno del mondo della scuola dell’infanzia, ai più grandi, già esperti nel riconoscere che la scuola è spesso il luogo privilegiato dove imparare la ricchezza e l’ampiezza della cultura disseminata negli anni sul nostro territorio”.

Come collegare e far incontrare la ricchezza delle proposte con la scuola? Come far arrivare queste opportunità ai ragazzi?

“La scoperta di queste ricchezze – continua Daniela – è per ogni alunno un viaggio avvincente pensato e accompagnato dall’insegnante, sempre insieme ai compagni di classe. La pagina web è pensata per il lavoro degli insegnanti nella progettazione delle attività da svolgere con i bambini e i ragazzi dentro e fuori l’aula”.

Trovare il progetto adatto alla propria scuola, comunità, oratorio è semplice e immediato: “Basta collegarsi al link propostescuola.diocesibg.it – continua Daniela – e si apre un ventaglio di icone abbinate ad una parola chiave che rimanda a tematiche forti, come ad esempio il tema della sostenibilità oppure quello dell’educazione civica. Cliccando sull’icona compaiono tutte le proposte degli enti con una breve descrizione e i contatti per ricevere altre informazioni”.

Due tendine consentono all’insegnante di selezionare le proposte in modo da incrociare la tematica di interesse con la fascia d’età dei propri alunni.

L’insegnante può consultare la pagina per arricchire le proprie lezioni con una visita nella Bergamo Medievale alla ricerca delle tracce del periodo storico-artistico che sta trattando; può cercare attività creative ed esperienze di manipolazione che consolidano le competenze del saper fare; può trovare un aiuto per accompagnare la crescita dei ragazzi e delle ragazze nelle diverse fasi del loro sviluppo affettivo o quando in classe emergono conflitti o fatiche nelle relazioni tra compagni o con se stessi; può anche invitare i giovani a portare la loro esperienza di mondialità e di sostenibilità.

Come affrontare il tema della mondialità e della diversità così evidente appena si varca la soglia dell’aula e si incontrano gli alunni?

“Fileo, per esempio – spiega Daniela Noris -, mette in campo l’esperienza diretta e guida i ragazzi a riflettere sulle storie di persone che hanno vissuto l’emigrazione e l’approdo in un territorio a loro sconosciuto. I luoghi e le storie offrono spunti per una riflessione e una conoscenza meno superficiale e approssimativa che smaschera i pregiudizi e rilancia la dignità della persona”.

Attenzione e cura per i disturbi di apprendimento

Quale insegnante non si è mai trovato alle prese con alunni con disturbi dell’apprendimento? Tra le opportunità si possono trovare approfondimenti specifici per la formazione degli insegnanti e per il sostegno ai genitori e al sistema famiglia.

“La pagina – osserva Daniela Noris – offre spunti e proposte ma ogni ente fa della flessibilità una qualità distintiva: insegnanti e referenti dei progetti potranno pensare la proposta non calandola già confezionata dall’alto ma valutando insieme la situazione della classe e le richieste specifiche in rapporto ai ragazzi e alle reali condizioni dei soggetti coinvolti, avviando un processo più che mirando ad un obiettivo”.