“Siamo preti per qualcun Altro”: don Davide racconta l’ingresso a Cologno

Mettere tutto in valigia, custodire i ricordi più preziosi e avere il cuore pronto per una nuova esperienza. Un prete è chiamato anche a questo. Trasferirsi da una parrocchia all’altra è il momento in cui un sacerdote è chiamato a mettersi in gioco di più e don Davide l’ha appena vissuto. Originario di Torre Boldone, don Davide Rota Conti è diventato prete nel 2011 e, dopo un’esperienza da seminarista ad Albino, è stato nominato curato per la parrocchia di Clusone. Ora è quasi passato un mese dal suo ingresso nella parrocchia di Cologno al Serio e ha iniziato un nuovo cammino.

L’esperienza a Clusone

“L’esperienza di Clusone è stata significativa e bella. Clusone ha custodito i primi anni del mio essere prete quindi anche il fatto di imparare a fare il prete nel concreto -racconta don Davide-. Quando un prete esce dal seminario, la gente pensa sia pronto. Di fatto c’è molta teoria e molta competenza teologica e pastorale, ma poi bisogna spenderla nella pratica. Nel mio saluto ho provato a riassumere i tratti più significativi del mio essere stato a Clusone e li ho ritrovati, innanzitutto, nell’annuncio del Signore. Ciò che è successo in questi anni è racchiuso nella frase ‘Abbiamo creduto all’amore di Dio’. Dio si manifesta come amore dentro tutto ciò che una comunità fa. È dentro le relazioni, i Cre e le attività dell’oratorio”.

“Clusone mi ha lasciato anche molte relazioni belle con ragazzi, giovani, famiglie e anziani dentro un’ottica educativa. Questa è un po’ l’urgenza di cui si parla molto e che dobbiamo curare sempre di più. Credo che l’oratorio sia uno strumento importante per educare le nuove generazioni. Clusone mi ha lasciato questo spendermi perché i ragazzi incontrino il Signore in una dimensione di vita buona, una vita realizzata”.

L’arrivo a Cologno al Serio

Dopo aver messo nel bagaglio i tanti ricordi preziosi della sua prima parrocchia, don Davide è approdato a Cologno al Serio con il desiderio di dare un senso di continuità alla comunità. “L’accoglienza della comunità di Cologno mi ha stupito. Noi preti abbiamo un credito di benevolenza quando arriviamo in una realtà nuova che ci stupisce sempre. Questo ti dice che il Signore è già qui davanti a te. In questo mese mi sono sentito accolto e voluto bene nonostante la gente mi conosca ancora poco”.

“È stato un periodo caratterizzato dai passaggi con il mio predecessore don Gabriele. Siamo legati da un’amicizia forte perché siamo compagni di messa e questo mi ha aiutato ad entrare nella realtà con una continuità di fondo che la gente credo abbia percepito. È il prete che si pone in cammino con la comunità. In questo mese ho investito tempo per imparare i nomi che significa conoscere una storia ed essere disponibili a un cammino comune”.

Il cambiamento che fa bene ai don e alle comunità

Da Clusone a Cologno al Serio è un bel cambiamento. Si passa dalla alta val Seriana per finire in una realtà completamente diversa. Si è chiamati ad entrare in una realtà sconosciuta, ma è un gesto che fa bene sia alla comunità che al prete. “Il cambio è un po’ nel ‘contratto’. Quando noi diventiamo preti affidiamo la nostra libertà a qualcun Altro, lo sappiamo che ci verrà chiesto di cambiare -prosegue don Davide-. Teoricamente è molto semplice da capire, ma nella vita diventa un po’ più faticoso perché c’è la questione delle relazioni e del coinvolgimento emotivo. Credo, però, che ci faccia bene. Relativizza la nostra figura e ci ricorda che siamo preti per qualcun Altro. Non dobbiamo legare la gente a noi stessi, ma dobbiamo essere a servizio di una Chiesa che vive nelle singole comunità”.

“Il cambio fa bene al prete che si rigioca con le sue fatiche e allo stesso tempo fa bene alla comunità perché porta novità e un modo diverso di intendere le cose. Credo occorra anche una forte riflessione sul cambio. È un passaggio da curare bene,  un passaggio di vita. Le cose cambiano, ma siamo sostenuti dall’amore del Signore e siamo spinti dal suo Spirito a fare bene nella nuova realtà che ci viene affidata”.

 

Vuoi ascoltare l’intervista a don Davide?

Puoi trovare il podcast qui https://www.youtube.com/watch?v=VfNoV3aojsU