Le spalle di Dio di Marco Bove: sulle tracce dei “grandi cercatori” da Mosé alla Maddalena

Torna l’appuntamento quindicinale con i consigli di lettura dalla nostra biblioteca diocesana. Questa settimana proponiamo una recensione de “Le spalle di Dio” di Marco Bove (Ancora).

Le pagine di questo libro “Le spalle di Dio” di Marco Bove (Ancora) tracciano un itinerario che, passando per l’Antico e il Nuovo Testamento, segue le tracce lasciate dalle grandi figure dei ‘cercatori di Dio’, accumunati dallo stesso desiderio di vedere, di fare esperienza del volto di Dio, per sentirlo presente nella propria vita. Tra questi cercatori troviamo Mosé, che all’inizio del cammino dell’esodo chiede a Dio di mostrargli la sua Gloria, il suo volto. Si tratta però di un desiderio impossibile; tuttavia qualcosa gli è concesso: «Io ti porrò nella cavità della rupe e ti coprirò con la mano, finchè non sarò passato. Poi toglierò la mano e vedrai le mie spalle, ma il mio volto non si puo vedere» (Es 33,23). Così ‘le spalle di Dio’ diventano quella possibilità data all’uomo di fare, qui sulla terra, nel suo presente, esperienza del Suo volto, della Sua presenza. Le sue spalle sono infatti tutto quanto ci rimanda a Lui, un’esperienza autentica, anche se ancora parziale e magari confusa. Da questo ha inizio la ricerca, il desiderio, la nostalgia di qualcosa appena intravisto eppur capace di accendere lo guardo, di suscitare una sete, di mettere in cammino. Ripercorrendo l’esperienza umana e spirituale di Mosè, di Anna, di Elia, di Maria o della Maddalena, ci potremmo sorprendere anche noi tra i cercatori di oggi, con il dubbio di aver intravisto le sue spalle da qualche parte. Perché le spalle di Dio possono essere il sorriso di un bambino, l’abbraccio di un amico, il grido di chi soffre, lo sguardo di chi si sente perduto. Le spalle di Dio sono tutto ciò che è stato creato e che rivela bontà e bellezza, capace di affascinare e di sorprendere. Le spalle di Dio sono tutto ciò che, per grazia, anche l’uomo ha saputo realizzare nell’arte e nell’ingegno, nel portare pace e armonia. In una costante ricerca, nell’attesa di un compimento, dell’incontro in cui «vedremo faccia a faccia» (1Cor 13,12).

Silvia Piazzalunga

Per saperne di più: Copertina Indice.

Per il prestito clicca qui oppure scrivi a biblioteca@seminario.bg.it