Natale, il mistero, la festa. Auguri

Natale, Natale un’altra volta. Più il tempo passa e più si avverte, nelle comunità cristiane, un senso di disagio. Aumenta la distanza fra la festa che si celebra dappertutto e quella che si celebra in chiesa, tra le innumerevoli svagatezze natalizie e l’inenarrabile mistero del Dio Bambino. Più ci si concentra su questo, più ci si sente lontani da quelle.

Le inutili lamentele sul natale consumistico

Anche quest’anno si sono sentite qua e là le immancabili lamentele contro il “natale consumistico”. Sono le apprezzabili parole di apprezzati credenti. Si ha l’impressione, però, che siano sempre meno numerose e meno convinte, forse perché ci si è ormai rassegnati: si fanno le solite lamentele e arriva il solito natale, sempre più consumistico. E allora a che pro lamentarsi?

Anche questo, però, è un bene, una paradossale grazia del Natale: che ci si renda conto che non serve lamentarsi, ma non perché, tanto, il consumismo natalizio arriva lo stesso, ma perché non serve al mistero, all’inenarrabile mistero del Dio Bambino.

L’accoglienza del mistero non è misurata dai panettoni

E in effetti: sarebbe un Natale più bello, più profondo, più cristiano se mi mangiassero meno panettoni?

Il mistero, vale la pena ricordarlo, è Dio che si rivela: rivela la sua misericordia facendosi Bambino. Non poteva inventare una mattata più grande di questa (no, non è vero: una mattata più grande l’ha inventata: la Croce). L’ha fatto perché, estroverso e innamorato com’è, “doveva” farlo. E lo fa perché qualcuno lo prenda sul serio, perché lo accolga. E qualcuno accoglie, infatti. Di gente innamorata a sua volta, di quel Bambino, ce n’è in giro ancora parecchia.  E questa gente adora quel bambino, lo prega, si lascia commuovere.

Questo ci interessa e questa è la vera celebrazione del Natale. Nessuna partita di panettoni potrebbe misurarla. È il grande miracolo che fiorisce dal mondo e dagli uomini che lo abitano: la “luce della fede” di chi ci crede, la gioia perché “un Bimbo ci è donato”.

L’augurio di Natale è quello di arrivare, anche quest’anno, a rubare anche solo un raggio di quella luce e un frammento di quella gioia.

Buon Natale.