Don Efrem Lazzaroni: “Festeggiare il Natale a Cuba è controcorrente”

In Italia, il Natale è una festa diffusissima ed è una tradizione che coinvolge tutti. Ci sono diversi dettagli che contribuiscono a creare l’atmosfera giusta. Tutto ruota attorno a un giorno speciale, ma in ogni angolo di mondo lo vive in maniera differente. Si vive in modi completamente diversi in missione a Cuba dove don Efrem Lazzaroni presta servizio come missionario.

“Vivere il Natale a Cuba è una sfida, è andare controcorrente perché il contesto sociale in cui si vive ha altre priorità – racconta don Efrem -. Il Natale è una festa ormai celebrata da pochi e per anni l’ideologia comunista ha cercato addirittura di cancellarla, facendo del 25 dicembre un giorno lavorativo come tutti gli altri. Come cristiani cerchiamo di proporre, spiegare e “pubblicizzare” il Natale. Per esempio, abbiamo fatto il presepe che, qui, pochi sanno cosa sia realmente. Tradizioni particolari non ce ne sono. Solo gli anziani ricordano che, molti anni fa, le famiglie si riunivano per una cena speciale aspettando la mezzanotte. Questa tradizione, però, negli ultimi decenni si è persa. Con il comunismo sono venuti a mancare i due ingredienti fondamentali: la famiglia, ormai sfilacciata, e il cibo”.

Andare controcorrente per festeggiare il Natale può sempre una cosa inusuale, ma la realtà dei fatti a Cuba è questa. Ci si districa tra povertà e uno stato che ha combattuto per allontanare la festa delle usanze cubane. Una realtà che sembra diametralmente opposta alla nostra e lo è anche nei particolari più piccoli come il clima o l’atmosfera natalizia. “Rispetto al Natale in Italia cambia innanzitutto il clima. Qui è sempre estate e quindi il Natale si vive in modo più “caliente”. Non c’è bisogno di felpe e piumini. Il ritmo delle musiche natalizie è più caraibico. Dell’Italia sicuramente manca quell’atmosfera di festa collettiva in cui tutto, almeno per un giorno, si ferma e converge sullo stesso centro di attrazione. Poi a noi missionari bergamaschi manca il Panettone! (Se qualcuno viene a trovarci in questo periodo, sempre ce ne facciamo portare almeno uno!)”.

Nonostante le tradizioni cambino e l’attenzione nei confronti del Natale si sia affievolita nel tempo, il Natale è una giornata importante anche a Cuba. I fedeli cubani si preparano intensamente durante l’avvento e vivono la nascita di Gesù Bambino come un evento di grande importanza.

“La gente qui vive il Natale in modo molto semplice, ma con fede. Come ogni festa religiosa, i fedeli partecipano alle celebrazioni e alle iniziative della parrocchia. Ciò che è totalmente assente è la componente consumistica e dei regali. Nella novena di Natale qui a Baracoa, i bambini e gli adulti partecipano ogni sera alla “posada”, una specie di pellegrinaggio tra le case della gente, ricordando quello di Maria e Giuseppe che cercavano una locanda a Betlemme. Nei giorni dopo Natale anche qui organizziamo feste con i vari gruppi tra cui giovani, famiglie, anziani, disabili. In questi ultimi anni riusciamo a offrire anche pranzo speciale alle persone più povere o sole”.