Oratorio San Pellegrino a caccia di talenti: arriva il Sampe’s Got Talent

A Carnevale ogni talento vale. Sì, avete letto bene. La formula è leggermente cambiata, ma per l’oratorio di San Pellegrino Terme funziona lo stesso, anzi ancora meglio. Da domani i giovani dell’oratorio della val Brembana saranno impegnati in uno spettacolo in cui verrà messo in mostra ogni tipo di talento: il Sampe’s Got Talent.

Ricalcando il famoso show televisivo che va a caccia di talenti in diversi paesi, don Gianluca e i giovani dell’oratorio di San Pellegrino hanno creato uno spettacolo che potesse coinvolgere tutta la comunità e non solo. I talenti arrivano anche da fuori paesi per gareggiare. “Nell’imminenza del carnevale c’è sempre stata una proposta con il nome di Carnival Festival -spiega don Gianluca Brescianini, parrocco di San Pellegrino Terme-. Era un’iniziativa soprattutto canora che coinvolgeva molto la comunità. Partecipavano bambini, ragazzi giovani e adulti e creava gruppo. Quando sono arrivato cinque anni fa, l’iniziativa stava un po’ perdendo vitalità. Con il mio arrivo e con un giovane che mi ha dato una mano per le attività di aggregazione, abbiamo pensato a questa nuova proposta sulla scia del famoso programma televisivo. Da qui un gruppo di giovani si è preso l’incarico di organizzare il Sampe’s Got Talent”.

La mossa si rivela subito vincente e la comunità risponde bene all’iniziativa sin da subito partecipando sia mettendo in mostra il proprio talento che assistendo come pubblico. “Questa tipologia di spettacolo facilita una partecipazione variegata di talenti ed è stata subito una mossa vincente. Il primo anno è stato un successo e da lì è sempre stato un crescendo, l’iniziativa non hai mai perso il suo smalto. Quella di quest’anno è la quinta edizione. La cosa interessante è che attira persone del bacino della valle, ma ci sono talenti che arrivano anche da lontano. Due anni fa, per esempio, ha vinto un papà che si è esibito con suo figlio e arrivavano dall’Emilia Romagna”.

A mettere l’accento sull’importanza della proposta è l’organizzazione. L’intero spettacolo è in mano ai giovani che se ne prendono cura dall’inizio alla fine. Grazie a loro la proposta mantiene sempre un livello molto alto.

“Il Sampe’s Got Talent è interamente gestito e portato avanti dai giovani. Sono autonomi e responsabili. Sono loro a dividersi diversi i compiti e a preparare il tutto -racconta don Gianluca-. Il gruppo, però, riesce a coinvolgere anche qualche adolescente. A novembre si comincia a caldeggiare la partecipazione anche sui social. Da gennaio iniziano le prove e a febbraio c’è la prevendita. Nel primo weekend c’è la selezione dei talenti e nel secondo c’è la finale con quelli che hanno superato la prima fase. A scegliere sono i quattro giudici che sono affiancati da una giuria esterna che arriva da fuori paese. L’ultima sera viene chiesto anche al pubblico di esprime il loro parere facendo una lista dei loro preferiti su un fogliettino”.

Un’organizzazione così ampia e particolareggiata comporta un grande impegno per chi si mette un gioco, ma, soprattutto, una crescita. “Prendersi l’incarico di organizzare un’iniziativa simile aiuta i giovani nella loro crescita. Loro possono mettersi in gioco e coltivano, in primo luogo, i propri talenti -conclude don Gianluca-. Ai giovani viene data anche l’occasione di assumersi delle responsabilità che è fondamentale a livello sociale. Non stanno più fermi a guardare, ma vengono invitati a partecipare e ad essere protagonisti”.