Vignette che parlano di Vangelo: i giovani degli oratori di Gandino mettono in gioco i loro talenti

Nel corso della storia, la Bibbia è stata interpretata e rappresentata in tantissimi modi differenti. Opere di qualsiasi tipo si sono alternate nel raffigurare la Parola. In questa Quaresima iniziata in una maniera un po’ alternativa, i ragazzi degli oratori dell’unità pastorale di Gandino hanno messo in gioco il loro talento. Di domenica in domenica, gli adolescenti interpretano il Vangelo con l’aiuto di don Manuel Valentini, il loro curato.

“L’idea delle vignette è nata quasi per scherzo insieme al don – racconta Matteo Ongaro, studente di 18 anni presso il liceo artistico Manzù -. Le vignette di don Giovanni Berti, un prete di Verona, ci hanno ispirato e abbiamo pensato fosse un modo simpatico per riflettere sul Vangelo. Tramite i social, l’obiettivo è anche quello di ‘rendere giovane la Chiesa’ come auspicato da papa Francesco nell’enciclica sui giovani”. Così i ragazzi dell’oratorio di Gandino hanno fatto partire il progetto. Ogni vignetta sviluppa la tematica del Vangelo e tieni in considerazione le tre parole chiave della Quaresima: parola, ecologia e missione.

Una volta pensata, la vignetta viene prima abbozzata e poi riportata nel formato digitale che viene caricato sui profili Instagram e Facebook degli oratori. Il disegno viene sempre accompagnato da un commento del Vangelo a cura di don Manuel.

“L’iniziativa si pone l’obiettivo di utilizzare i social come mezzo di ‘visibilità’ per il Vangelo e per riflettere sulla Parola – aggiunge Matteo -. È un modo diverso da quello che può essere l’omelia domenicale. È simpatico, accattivante e soprattutto più vicino ai giovani. Sia su Facebook che su Instagram i rimandi sono positivi, ma siamo solo alla prima settimana”.

La rilettura del Vangelo in vignetta parte dalla lettura del brano domenicale che porta alla riflessione guidata dal don. Il passo successivo è il dialogo della Parola con l’attualità. “Cerchiamo di far dialogare il Vangelo con la vita di tutti i giorni tramite dei rimandi, anche comici, al mondo che ci circonda. Tutti insieme realizziamo delle rapide bozze sull’impostazione generale della vignetta e poi scegliamo quella che più ci convince”.

Mettere in gioco il proprio talento significa mettersi in gioco se stessi ed un’occasione da cui si può imparare molto. “Un’esperienza come questa può insegnare soprattutto due cose – sottolinea Matteo -. La prima è che il Vangelo può parlarci ancora oggi e molte delle cose che Gesù ha fatto sono ancora attuali e hanno molto da insegnarci. La seconda è che vi sono molti modi attraverso i quali un cristiano può portare il Vangelo e anche social possono essere un buon modo per trasmetterlo. Può essere un modo per avvicinare i giovani alla Chiesa”.

I ragazzi degli oratori di Gandino non hanno lasciato il loro talento “sottoterra”, ma l’hanno messo a disposizione della comunità. Hanno trovato un modo tutto loro per pronunciare la Parola. Armati di fogli, matite, colori e un computer hanno saputo dare una nuova forma al Vangelo con la missione di raggiungere sempre più persone. A volta basta una vignetta per riflettere con semplicità. “Per me significa anche mettere in pratica ciò che ha detto il Signore – conclude Matteo -. Un buon cristiano non è solo colui che si reca la domenica a messa ad ascoltare la parola, ma è anche colui che esce nel mondo ad annunciare il messaggio che ha ascoltato”.