Coronavirus, addio a don Tarcisio Casali, prete del Sacro Cuore

In questi momenti drammatici del coronavirus, si è spento un altro sacerdote bergamasco. È morto nel pomeriggio di sabato 14 marzo, nell’ospedale Papa Giovanni dove era ricoverato da alcuni giorni, don Tarcisio Casali, dei Preti del Sacro Cuore. Aveva 82 anni. Era nato il 12 gennaio 1938 a Borgo di Terzo, era stato ordinato sacerdote il 16 giugno 1962 e si sentiva particolarmente coinvolto dall’evento conciliare. «Sono un prete che ha vissuto fin dall’inizio il Concilio Vaticano II — aveva scritto in occasione del 50° di sacerdozio —. Sono stati anni indimenticabili, pieni di entusiasmo e speranza, perché nella Chiesa iniziava a sorgere un giorno di luce splendidissima. Era appena l’aurora ma già si toccavano i primi raggi del sole sorgente».

Unanime il cordoglio per la sua scomparsa. «Don Tarcisio — ricorda don Carlo Nava, superiore dei Preti del Sacro Cuore — era di carattere solare, di compagnia, portato ai contatti umani. Fino a pochi giorni fa ha celebrato la Messa». Appena la notizia della sua morte si è diffusa, le campane di Borgo di Terzo hanno suonato a lutto. «Amava tantissimo la parrocchia nativa — sottolinea l’amministratore parrocchiale don Giovanni Barbieri — ed era molto amato e stimato dalla gente. Spesso tornava da noi per Messe o feste religiose e si teneva informato sulla vita parrocchiale».

Nel corso dei decenni, don Casali era stato amministratore parrocchiale di diverse parrocchie, per esempio Solto Collina, Ogna, Nasolino, Tagliuno e San Colombano in città. Inoltre, fedele al carisma dei Preti del Sacro Cuore, era un predicatore ricercato nelle missioni al popolo. «Si preparava con molto impegno e le teneva in forma di dialogo, adatto alle diverse categorie di persone — racconta monsignor Arturo Bellini, vicario parrocchiale di Nembro e Gavarno —. Fu lui a preparare il mio ingresso come parroco di Verdello nel 1996. Durante una udienza, il vescovo Roberto Amadei mi fece l’elogio di don Tarcisio perché quando andava nelle parrocchie si appassionava totalmente alla vita delle comunità e gli rincresceva quando doveva lasciarle».

Don Casali ricoprì anche l’incarico di presidente sia del Consiglio di amministrazione dell’Istituto diocesano sostentamento del clero (1985-95), sia delle Istituzioni Botta, che comprendono casa di riposo e scuola materna Santa Chiara. Per quasi vent’anni aveva anche insegnato Religione nelle scuole superiori femminili delle suore Orsoline di Gandino in via Masone a Bergamo. Nel 2018, centenario di fondazione della congregazione, aveva presieduto una Messa solenne nella casa provincializia. Nel 2013 aveva avuto la gioia di partecipare, nella basilica di San Marco a Venezia, alla Messa di beatificazione del prete bergamasco don Luca Passi, fondatore delle suore di Santa Dorotea.

La bara con la sua salma è stata subito portata a Borgo di Terzo. Sarà sepolta lunedì 16 marzo alle 15 nel cimitero locale.