Famiglie con disabilità, una linea d’ascolto del Comune di Bergamo

Il comune di Bergamo apre una linea di ascolto e di supporto professionale dedicata e specifica per tutti i familiari con persone con disabilità. Queste famiglie infatti, oltre a trovarsi nella condizione di tutti a causa del Covid, con limitazione degli spostamenti e della vita sociale, si sono ritrovati con una improvvisa mutazione delle loro routines quotidiane con la conseguente fatica di adattamento al cambiamento. Questo a causa dei numerosi enti di assistenza e dei servizi dedicati alle persone con disabilità che hanno dovuto chiudere a causa dell’emergenza sanitaria, lasciando ai familiari delle persone disabili la lo loro completa gestione. Ne è nato così un servizio di assistenza telefonica,  avviato dal 16 marzo, che coinvolge più di 130 famiglie, residenti nel Comune di Bergamo i cui familiari con disabilità frequentano i servizi diurni del comune quali, CSE per l’autismo, CDD Presolana, Laboratorio per le Autonomie, Servizio SFA e Progetto Senzacca o i servizi presenti sul territorio comunale, come CSE ikebana, CDD Bonsai. Non solo, il servizio “Linea d’ascolto” è esteso anche ai familiari delle persone con disabilità e alle persone stesse, sempre residenti nel Comune di Bergamo, ma che frequentano servizi collocati all’esterno del territorio comunale. Un servizio che ha l’obiettivo di supportare e di mostrare la vicinanza alle famiglie in una situazione delicata come quella che stiamo vivendo, oltre ad offrire momenti di ascolto e di condivisione, a dare indicazioni relative ad attività da condividere con i propri familiari e alla gestione di eventuali comportamenti problematici. Inoltre si occupa di raccogliere criticità segnalandole ai servizi sociali del comune. Un servizio molto utile se si pensa che al giorno vengono effettuate dalle 100 alle 200 chiamate tra le famiglie e gli educatori, per concordare l’approccio da adottare in funzione dei bisogni di ogni singola persona e di ogni singola famiglia.  Anche  l’assessore alle politiche sociali Marcella Messina ho sottolineato l’importanza del servizio spiegando quali sono le problematiche principali per cui i genitori o i familiari chiamano: “Tutti i giorni – prosegue Messina – mi viene consegnato il report delle telefonate e le criticità emerse per le quali mettiamo in atto azioni specifiche e dedicate. Le preoccupazioni dei familiari sono molteplici: la più forte riguarda la preoccupazione per la gestione e l’assistenza, se il proprio figlio dovesse ammalarsi e per chi ne ha necessità abbiamo collegato i familiari con i servizi di prima necessità attivati per gli anziani (spesa e farmaci). In tempo reale abbiamo la possibilità di rispondere e stare vicino a tutte le famiglie”.