I “doni” della quarantena. I giovani degli oratori raccontano: “Che impresa tenere a bada le emozioni”

Quarantena, emergenza sanitaria, contagio, tamponi: questi sono solo alcuni dei termini con cui abbiamo imparato a convivere nell’ultimo mese e mezzo. Sono parole che hanno invaso la nostra quotidianità cambiandola radicalmente. È un tempo che ci pone davanti a una scelta: o si lascia che tutto scorra nell’attesa di un “tana libera tutti” oppure si cerca di cogliere quelli che sono i doni di questi giorni. Gli insegnamenti che possiamo trarre dalla nostra quarantena sono preziosi e l’ufficio pastorale per l’età evolutiva ha scelto di raccoglierli per farne tesoro. L’iniziativa si chiama “E quindi uscimmo a riveder le stelle” e sta già dando i primi frutti.

Da sabato 28 marzo, l’ufficio per l’età evolutiva ha attivato sul proprio sito (www.oratoribg.it) una pagina in cui è possibile raccontare il proprio punto di vista. La proposta incontra adolescenti, giovani e adulti con modalità diverse in modo che ciascuno possa raccontarsi e contribuire a volgere lo sguardo in avanti.

Per i giovani e gli adulti è disponibile un questionario da compilare in forma anonima e con delle provocazioni per la riflessione. A questa prima fase di raccolta, ne seguiranno altre per rielaborare i punti di vista emersi con una condivisione comune.

Sempre per giovani, ma anche per gli adolescenti, c’è un’altra possibilità: raccontarsi tramite ciò che gli è più affine. In una prima fase i ragazzi sono spronati alla riflessione con alcuni testi che raccontano bene l’oggi, mentre nella seconda gli viene chiesto di mettersi in gioco. Ciascuno a suo modo rielabora la riflessione creando qualcosa che possa raccontare la sua realtà. Una stella in più che illumina il cielo.

Dopo più di un mese di raccolta, i primi frutti iniziano già a farsi vedere. Sono molti i racconti arrivati e nel questionario si stanno accumulando tante stelle. Ci sono le riflessioni di giovani, genitori, collaboratori pastorali e sacerdoti. È uno spaccato della nuova quotidianità che si sta vivendo. C’è chi sta imparando a convivere con le proprie emozioni, chi si ritaglia un angolo di casa per la preghiera, chi pensa alle relazioni che non può coltivare in questo periodo e chi alla fatica di stare in casa.

Una giovane ha scelto di raccontare come gestisce le sue emozioni. “Sto imparando a gestire meglio le mie emozioni, ad ascoltarmi e a capire da dove vengono la rabbia, la paura e la vergogna – scrive -. E poi cerco di capire come gestirle visto che non posso inibire quello che sento”.

La quarantena ha rallentato i nostri ritmi e le famiglie si ritrovano a condividere il tempo in modi nuovi. “Ho imparato a riconoscere la bellezza in alcune cose che prima davo per scontate – racconta un genitore -. Un pranzo tutti insieme in famiglia, un bel libro… la quotidianità ripetitiva, ma carica di gesti di amore”.

A raccontarsi non sono solo i giovani e i genitori, ma anche i collaboratori e i sacerdoti. Un collaboratore pastorale racconta come ha imparato a “legittimarsi ad aver paura e a non avere paura della paura. La si può guardare”.

Se volete scoprire in anteprima il pensiero di un sacerdote e tutte le altre stelle, basterà rimanere sintonizzati alle pagine Facebook e Instagram di OratoriBg. Desiderate raccontare la vostra? Trovate tutte le informazioni sul sito www.oratoribg.it. Raccontiamoci i doni di questo tempo, condividiamo le nostre idee per poter dire insieme “E quindi uscimmo a rivedere le stelle”.

 

Link della proposta: https://www.oratoribg.it/it/agenda/e-quindi-uscimmo-a-riveder-le-stelle