Treviolo festeggia San Giorgio per sentirsi comunità: “Siamo tutti sulla stessa barca”

Fino a quando la quarantena ha trovato corrispondenza nella quaresima, le attività parrocchiali hanno seguito il loro corso spostandosi online. Lo sforzo richiesto a tutti per arginare l’emergenza sanitaria era vissuto anche come un impegno dal punto di vista spirituale. Una volta celebrata la Pasqua, in molti si sono interrogati su come continuare a stare accanto alla propria comunità. I social hanno iniziato ad essere abitati diversamente e le pagine degli oratori si sono animate con nuove idee. All’oratorio di Treviolo non hanno voluto rinunciare alla loro festa di San Giorgio e hanno escogitato un modo per darle risalto.

“Per la nostra festa patronale a distanza abbiamo pensato a due cose importanti che non potevano mancare: la preghiera e il sentirsi comunità – raccontano gli animatori dell’oratorio di Treviolo -. Per la preghiera abbiamo pensato di preparare i video delle lodi mattutine in preparazione alla festa. Il giorno di San Giorgio abbiamo celebrato dei vespri solenni. Tutti questi video erano introdotti da una meditazione artistico-spirituale dei quadri dipinti sulla volta della nostra chiesa da Vincenzo Orelli nel 1789. Per sentirci comunità, invece, abbiamo deciso di abbattere le distanze. Con entusiasmo abbiamo predisposto un concorso per San Giorgio. Chiunque avesse voluto mettersi in gioco con la propria fantasia e creatività sarebbe stato il benvenuto”.

Tutti potevano partecipare al concorso di San Giorgio con la propria opera d’arte e l’iniziativa ha coinvolto tanti membri della comunità di diverse età. C’è chi ha sfornato una torta, chi ha realizzato dei video con i suoi nonni, chi ha disegnato e chi si è trasformato in opera vivente. Le idee non sono mancate tanto che i vincitori del concorso sono stati ben dieci. Per concludere i festeggiamenti di San Giorgio è stata celebrata una messa in diretta Facebook con la possibilità di connettersi insieme e sentirsi comunità.

Le iniziative proposte per la festa patronale sono state molto apprezzate dalla comunità. Tutti si sono sentiti coinvolti e partecipi anche se a distanza e i rimandi positivi non sono tardati ad arrivare. “L’affetto della comunità si fa sentire e ci ricompensa per ciò che facciamo. In tanti ci hanno ringraziato per aver dato loro l’occasione di sfruttare il loro tempo in un modo alternativo”.

Oltre alla festa di San Giorgio, don Massimo Locatelli, parroco di Treviolo, e i suoi animatori hanno trovato diverse via per far sentire unita la comunità. Hanno organizzato una newsletter tramite cui ogni giorno vengono mandati spunti di riflessione e un canale YouTube dove vengono caricati video per accompagnare la preghiera di tutti.
Da questa situazione inedita si possono imparare molte cose e all’oratorio di Treviolo si sono resi di quanto questi piccoli servizi siano un grande abbraccio per la comunità. “Si conferma ancora una volta il detto ‘L’unione fa la forza’. La collaborazione è la mossa vincente – racconta Andrea Formenti, uno degli animatori di Treviolo -. Ciò che ci gratifica di più non è tanto quello che facciamo, quanto il fatto di vedere riconosciuto l’amore che mettiamo nel portare la preghiera, l’ascolto della Parola, la vicinanza, la creatività e la fantasia in moltissime case della nostra comunità”.

“Le parole di Papa Francesco sembrano aver raccolto proprio i sentimenti che ogni uomo della Terra avrebbe voluto esprimere in questa tremenda situazione di solitudine” concludono gli animatori di Treviolo. “Siamo tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda. Su questa barca ci siamo tutti, tutti. Non possiamo andare avanti ciascuno per conto suo, ma solo insieme”.