Verso l’alt(r)o, la meditazione della settimana: scegliere per riprendere in mano la nostra vita

La rubrica “Verso l’alt(r)o” offre ogni settimana, ogni venerdì, alcuni spunti di meditazione, preparati per noi da un gruppo di giovani collaboratori dell’Ufficio diocesano Tempi dello spirito. Buona lettura.

 

Sono le nostre scelte che ci mostrano chi siamo veramente, molto più delle nostre abilità”.

(J. K. Rowling)

Scegliere è un’azione quotidiana che caratterizza ogni uomo e proprio per questo è l’azione che ci accomuna tutti. Ognuno di noi, ogni giorno è “costretto” a piccole o grandi scelte. È buffo, non credi? Ho scritto costringere in un discorso che sottende proprio il suo contrario: la libertà. Eppure è così: siamo obbligati a scegliere. E anche le nostre “non scelte” sono comunque delle prese di posizione, delle scelte che determinano in qualche modo la nostra vita. La libertà chiede costantemente a noi stessi chi vogliamo essere.  È straordinaria questa dinamica umana, è emozionante, entusiasmante. Tuttavia non banale e non facile. Ogni piccola scelta determina la persona che siamo, che vogliamo essere e che saremo in futuro. È inutile desiderarsi diversi se non si fanno dei piccoli movimenti di libertà quotidiani che testimonino, per primi a noi stessi, la volontà di cambiare.

Ho voluto parlare di scelta e di libertà perché in questo tempo tutto particolare, seppur limitati nei nostri movimenti e nelle nostre occupazioni, abbiamo la possibilità di riprenderci in mano, riprendere in mano la nostra vita, sognarla di nuovo e decidere di fare delle scelte che avvicinino questo nostro sogno alla realtà. Condivido con voi una mia sensazione: finché non ci si gioca davvero nel progetto del proprio desiderio resterà sempre l’attesa di giorni migliori. Non sempre sono le circostanze esterne da aspettare, non sempre è il nostro credo da conciliare, non sempre sono le tempistiche da rispettare: a volte manchiamo noi a scegliere davvero della nostra vita. E ci rinchiudiamo in quel benessere in cui viviamo che in fondo non soddisfa la potenzialità della nostra libertà. Siamo tutti sulla stessa barca perché tutti siamo chiamati a scegliere come vivere questa vita che ancora una volta ci sorprende e ci mostra la sua potenza insieme alla sua fragilità. La vita è proprio un dono, dobbiamo ripetercelo ogni giorno per poter fare quelle scelte che ne esaltino e ne rispettino la bellezza.