Preghiera interreligiosa e giornata della fratellanza in tempo di pandemia

Una giornata di digiuno, carità e preghiera contro la pandemia unisce giovedì 14 maggio i fedeli di religioni diverse, anche a Bergamo, alla presenza del vescovo monsignor Francesco Beschi e di altri rappresentanti delle comunità Baha’i, Cattolica, Hare Krishna, Islamica, Ortodossa e Sikh.

La preghiera interreligiosa e interconfessionale nella Fratellanza umana sarà trasmessa alle 17.30 su BergamoTV e in streaming sul sito e sui canali social de L’Eco di Bergamo. Alla base il comune intento di implorare Dio di aiutare l’umanità a superare la pandemia.

Dopo la preghiera, alle 20, c’è anche l’invito a connettersi a questo link  per condividere in videoconferenza la chiusura della giornata attraverso testimonianze e la rottura del digiuno (prevista dal calendario islamico alle ore 20.46).

I rappresentanti delle comunità di diverse religioni, confessioni e dottrine rispondono all’appello dell’Alto Comitato per la Fratellanza Umana, condividendo: digiuno tutta la giornata, secondo le tradizioni e le possibilità di ogni credente; opere di carità attraverso un messaggio di speranza, amore e ringraziamento per il bene fatto in questo periodo; preghiera con cui ognuno, secondo la propria fede, è invitato a pregare per implorare Dio di aiutare l’umanità a superare la pandemia.

“Invitiamo tutte le persone, in tutto il mondo, a rivolgersi a Dio pregando, supplicando e facendo digiuno, ogni persona, in ogni parte del mondo, a seconda della sua religione, fede o dottrina, perché Egli elimini questa epidemia, ci salvi da questa afflizione, aiuti gli scienziati a trovare una medicina che la sconfigga, e perché Egli liberi il mondo dalle conseguenze sanitarie, economiche e umanitarie della diffusione di tale grave contagio”. È questo l’appello rivolto dall’Alto Comitato per la Fratellanza Umana.
Rivolgendosi “ai nostri fratelli che credono in Dio Creatore” e “ai nostri fratelli in umanità”, l’Alto Comitato per la Fratellanza Umana osserva: “Il nostro mondo affronta oggi un grave pericolo che minaccia la vita di milioni di persone in tutto il pianeta, ossia la rapida diffusione del coronavirus (Covid-19). Mentre confermiamo l’importanza del ruolo dei medici e quello della ricerca scientifica nell’affrontare questa epidemia, non dimentichiamo di rivolgerci a Dio Creatore in tale grave crisi”. L’Alto Comitato propone di fissare per giovedì 14 maggio una “giornata di preghiera, di digiuno e di invocazione per l’umanità e invita tutti i leader religiosi e le persone nel mondo intero a rispondere a questo invito umanitario e a rivolgersi a Dio ad una sola voce, perché preservi l’umanità, la aiuti a superare la pandemia, le restituisca la sicurezza, la stabilità, la salute e la prosperità, e renda il nostro mondo, eliminata questa pandemia, più umano e più fraterno”.

Qui il volantino dell’iniziativa: GENTE E FEDI 14maggio2020