Luca ed Erica, “i nostri cuori di vetro”: amore e distanza ai tempi della pandemia

Un racconto a due voci ai tempi della pandemia, un amore vissuto a distanza: così l’hanno trascorsa Erica Villa di Treviolo e il suo fidanzato Luca Ongaro, due giovani coraggiosi, testimoni di speranza nonostante entrambi siano costretti a spostarsi su una sedia a rotelle.

Così scrive Luca:

In questa quarantena così lunga non vedo la mia morosa Erica, a causa di una pandemia. Per questo motivo, noi siamo costretti a rimanere lontani. In questo periodo interminabile sento terribilmente la sua mancanza, mi manca tutto di lei.

Sono settimane che non la vedo, non passa più il tempo e sembra che il nostro orologio si sia fermato; per fortuna non è così perché la nostra vita di coppia prosegue comunque, tra una lacrima e l’altra. Questo dolore è dovuto ad un distacco forzato si placa per un po’, per poi ritornare ad essere di nuovo protagonista.

Nonostante questo incubo me la sento vicina, in ogni angolo della mia casa. Sento continuamente il suo profumo, ma nel contempo mi mancano i suoi baci, suoi abbracci, le sue guance rosse e i suoi meravigliosi capelli lunghi.

Tra una riga e l’altra, gli sguardi innamorati tra di noi, non mancano mai e con gli occhi ci comunichiamo ogni cosa senza mai emettere un suono che subito ci capiamo. Sono sicuro che quando ci rivedremo potremo urlare al mondo che è tutto come prima.

Resto in attesa della mia principessa e appena la rivedo, la prendo in braccio come un cavaliere, seduto su una sedia a rotelle bianca.

In questo periodo in cui entrambi abbiamo il cuore di vetro, il mio cuore mi comunica sotto voce che Erica è la donna della mia vita perché, sognando ad occhi aperti, vorrei che mi abbracciasse ma non solo quello… ho il desiderio di condividere tutti i giorni con lei, quanto mi piacerebbe sussurrarle nell’orecchio quanto la amo!

Solitamente quando viene a trovarmi l’aspetto nel mio cortile e appena mi vede, mentre mi avvicino con la mia sedia rotelle lei esclama: “Eccolo qui il mio tartarughino! Come sei bello!”. Ed io rispondo che non è vero. La mia piccolina sorride e mi stringe forte la mano come simbolo di appartenenza.

In questi giorni abbiamo la fortuna di comunicare tramite Skype uno strumento di tecnologia molto utile che ci permette di fare i pinguini romantici a distanza. Il mio pensiero su questo distacco forzato non è negativo, ma quasi.

Risponde Erica:

Da settimane, anche se sento quotidianamente Luca, sento il cuore spezzato a metà: mi manca ogni giorno ma quando si avvicina il fine settimana, è una vera tragedia.

Le lacrime scendono da sole e delicatamente, rendendomi gli occhi lucidi, come quando il mio amore mi emoziona.

Ho la sensazione che il mio cuore, abbia diminuito i battiti dalla tristezza che sente.

Luca è il puro significato del sentimento che provo per lui. Non riesco e non voglio pensare di trascorrere, dell’altro tempo, isolata da lui.

Non mi capacito del motivo per cui è successo tutto questo, ma di una cosa sono certa che non ci divideremo mai…

Luca è la luce con la quale riesco a vivere, perché farci stare lontani? Anche se la situazione è grave, vorrei solo riempirlo di baci, non pretendo molto. Voglio viverlo, voglio amarlo.

Durante questo incubo, sto entrando in depressione senza di lui, perché sto veramente capendo che è la ragione della mia vita. I suoi occhi mi donano speranza e ogni volta che li incontro, mi sembra che il tempo scorra come uno schiocco di dita e mi comunicano che già settimana prossima, è tutto finito.

Ma poi mi rendo conto che non è così e scoppio in un pianto senza fine perché sono innamorata di lui, forse in maniera esagerata.