Borgo Santa Caterina: niente fuochi d’artificio per la festa dell’Apparizione

Non era mai accaduto in oltre quattrocento anni di storia del santuario dell’Addolorata in Borgo Santa Caterina. E si può affermare senza esagerazione che quella presa sabato 16 maggio dalla parrocchia sia una decisione storica, ma inevitabile, nell’attuale contesto della pandemia. Infatti, le tradizionali iniziative di agosto per la festa dell’Apparizione saranno soppresse. Significa che, a causa del coronavirus e a prescindere dall’andamento del coronavirus, non si terranno il concerto di avvio, le visite culturali, la cena per il borgo e i fuochi d’artificio allo stadio. «È stata una decisione sofferta, inevitabile e di assoluto rispetto per le tante vittime, per chi ha sofferto e per chi ancora sta lottando per la pandemia — sottolinea Alessandro Invernici, presidente del Comitato festeggiamenti —. Siamo tutti ancora molto scossi e addolorati per quanto è accaduto in particolare a Bergamo e nella nostra provincia. Non possiamo a tutt’oggi determinare la durata delle restrizioni governative vigenti».

La festa dell’Apparizione, che vede accorrere moltissime persone, affonda le radici in un evento prodigioso avvenuto il 18 agosto 1602: a mezzogiorno di quel giorno, una stella apparsa nel cielo emanò tre raggi luminosi su un affresco dell’Addolorata da tempo deteriorato, poi collocato in santuario, reintegrandolo nella bellezza originaria e mai più bisognoso di restauri. Ed è una festa diventata patrimonio collettivo, religioso e sociale dell’intera città. Il santuario del borgo è stato scelto dal nostro vescovo Francesco Beschi, il 9 marzo scorso, come prima tappa di affidamento a Maria per l’emergenza. «Il nostro Comitato — prosegue Invernici — ha quindi ritenuto inopportuno e irrispettoso, considerate anche le attuali difficoltà sociali, domandare contributi e offerte per la copertura economica delle manifestazioni. Al riguardo ringrazia, a partire dal Comune di Bergamo, le istituzioni, gli sponsor e i benefattori che, prima dell’inizio della pandemia, avevano confermato il loro prezioso e costante supporto, così come l’Accademia Carrara e Atalanta B.C. Anche la tradizionale sottoscrizione a premi verrà annullata».

La parrocchia vedrà successivamente come e se tenere i tradizionali momenti religiosi e le celebrazioni. «A fine luglio valuteremo il da farsi — rileva il parroco monsignor Pasquale Pezzoli — riguardo a Messe, manifestazioni della religiosità popolare, benedizioni del settenario con rosario, predicazione e l’attesa processione, valutando le prescrizioni in vigore in quel momento. Valuteremo nel caso anche le modalità per la trasmissione delle celebrazioni in streaming anche sul sito della parrocchia. E nei giorni del settenario eleveremo una preghiera speciale per affidare all’Addolorata i tanti fedeli defunti, i dolori e anche le attese e le speranze della gente». Anche in questi mesi terribili il santuario è stato molto frequentato. «Si è continuato a pregare con intensità — aggiunge il parroco — davanti all’affresco prodigioso e all’antico simulacro dell’Addolorata, esposto eccezionalmente dall’inizio della pandemia per la preghiera personale ai piedi del presbiterio del santuario. La Madonna è stata e continua a essere fonte di conforto e sicura consolazione per molti».