Bergamo, l’Accademia Carrara riapre con “I musici” di Caravaggio

L’Accademia Carrara riapre con Caravaggio, grazie a un prestito speciale del Metropolitan Museum of Art. Così New York  e Bergamo, due città colpite duramente dalla pandemia di coronavirus, guardano al futuro insieme, con un legame nato dall’arte e dalla solidarietà, che diventa segno di rinascita.

The Metropolitan Museum of Art di New York ha concesso il prestito de I musici di Caravaggio al museo bergamasco fino a fine estate, si realizza così un grande gesto di generosità internazionale e, insieme, la possibilità per Accademia Carrara di riaprire le porte (da venerdì 22 maggio 2020), accogliendo il pubblico con una sorpresa.

Caravaggio in Bergamo è il titolo scelto per questa straordinaria opportunità offerta al pubblico, per sottolineare sia l’appartenenza dell’Accademia Carrara alla città sia il desiderio di ripartenza comune alla cittadinanza e al suo territorio. L’opera di Caravaggio è esposta all’interno del percorso museale, nello storico palazzo sede dell’Accademia Carrara, e inserita grazie a un allestimento studiato ad hoc, nella sala dedicata alla pittura del Seicento, a fianco alle opere di cultura caravaggesca. Il rientro negli Usa del capolavoro di Michelangelo Merisi, in prestito a Bergamo per la mostra dedicata a Simone Peterzano, era previsto subito dopo la conclusione del 17 maggio. Come noto l’esposizione non ha potuto però essere vista, causa emergenza sanitaria, se non nei primi 20 giorni di apertura, per questo e per il rapporto di stima e vicinanza che da sempre lega le due istituzioni, la direzione del MET ha permesso il permanere del capolavoro in Italia e «non vediamo l’ora di continuare il nostro lavoro insieme», secondo le parole di Keith Christiansen.

Accademia Carrara riapre in sicurezza e mette a disposizione del pubblico, come primo museo in Italia, il dispositivo Fidelitas Distance che, insieme agli altri presidii, permetterà un’esperienza museale attenta e piacevole. Nella grande sala di accoglienza sono stati predisposti i sistemi di verifica dei dispositivi, grazie a un moderno sistema di rilevazione automatica della temperatura con termoscanner e ad altri prodotti necessari, come la soluzione idroalcolica disinfettante per le mani (di cui il visitatore potrà usufruire lungo tutto il percorso di visita), la fornitura di mascherina e guanti per chi ne fosse sprovvisto e nuovi monitor con tutte le informazioni utili. All’interno lo staff ha lavorato a un ripensamento del percorso espositivo, anche grazie a una nuova segnaletica a terra, per permettere maggiore fluidità di passaggi, ma il più importante e nuovo presidio è affidato a un dispositivo per la gestione delle distanze sociali, costituito da braccialetti, simile a uno smartwatch, da indossare al polso.

Riaprono dal 22 maggio i musei e gli altri istituti e luoghi di cultura italiani. Dopo il lockdown finalmente anche la cultura si avvia lentamente alla fase 2 come sta accadendo anche nella nostra città. L’Amministrazione comunale ha infatti avviato negli ultimi giorni un confronto con tutti i Musei e le istituzioni culturali cittadine, concordando un avvio graduale e un’apertura di mostre e musei nei weekend delle prossime due settimane secondo precise modalità: venerdì 22 maggio e venerdì 29 maggio dalle 15 alle ore 22; sabato 23 e domenica 24 maggio, sabato 30 e domenica 31 maggio dalle ore 10 alle 19; martedì 2 giugno dalle 10 alle 19. Ovviamente saranno rispettate tutte le misure di sicurezza necessarie tra cui la sanificazione degli ambienti, l’installazione di sistemi di controllo dei flussi d’entrata e d’uscita, il contingentamento della presenza nelle sale e un dispenser con liquido igienizzante a disposizione del pubblico. Come ha sottolineato l’Assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti: “La riapertura dei musei dopo questo lungo periodo di lockdown rappresenta un’occasione per riscoprire la città attraverso i suoi luoghi d’arte e cultura. La scelta dell’apertura pomeridiana prolungata nella fascia serale fino alle 22.00, prevista per i venerdì 22 e 29 maggio, risponde proprio all’obiettivo di assecondare il nuovo tempo urbano, così come si sta configurando dopo l’emergenza, e di permettere al pubblico di godere della città nel momento dello svago, dopo l’attività lavorativa, attraverso una passeggiata di museo in museo nell’area che li raccoglie tutti da città alta a città bassa.” Di pari passo, una ripresa graduale anche delle attività svolte dalle biblioteche, che dal 3 giugno riprenderanno il servizio di interprestito, che si aggiungerà a quello della biblioteca digitale rimasto sempre attivo durante il lockdown. Non sarà invece possibile per il momento accedervi, dal momenti che le misure di sicurezza indispensabili non possono essere garantite.