Senza i ragazzi non siamo più una scuola salesiana

La didattica a distanza del Centro Salesiano “Don Bosco” di Treviglio ai tempi del covid-19

Prosegue il nostro viaggio tra le scuole, per scoprire come hanno vissuto questi mesi complessi, come si sono reinventate nel rapporto con gli alunni, cosa si aspettano per settembre. Oggi vi apriamo virtualmente le porte del Centro Salesiano “Don Bosco” di Treviglio

«La scuola è una relazione che fa vivere e passa la cultura e l’educazione». Questa è la definizione del direttore don Massironi del Centro Salesiano “Don Bosco” di Treviglio che raggruppa al suo interno la scuola primaria, la scuola secondaria di primo grado e i licei classico, scientifico, scienze applicate e IT Tecnologico Logistica e Trasporti con 1200 studenti iscritti.

In questi mesi, la scuola ha cambiato il modo di insegnare per creare continuità nel percorso scolastico di ogni ragazzo. Sia per gli insegnanti sia per studenti è stata una grande sfida dove i docenti si sono spesi tantissimo per questa didattica a distanza uscendo dalla solita “didattica frontale”, reinventando nuove modalità e forme di insegnamento digitali e  rimettendo in discussione la valutazione dei ragazzi che si sono resi fin da subito consapevoli dell’importanza della relazione con la scuola e hanno dovuto riorganizzare il proprio metodo di studio con una nuova gestione dei tempi frequentando le video lezioni online attraverso Google Classroom e hanno comunicato maggiormente con i propri insegnanti.

D’altra parte, questa lontananza forzata ha portato alcune difficoltà. Il Centro Salesiano “Don Bosco” di Treviglio organizzava da anni varie iniziative e proposte riguardanti la dimensione della fede e della spiritualità di don Bosco come sacramenti, esperienze di preghiera, gruppi formativi, campi di esperienza, ritiri, dialogo personale e direzione spirituale e sono state bruscamente interrotte. Un altro aspetto riguarda, aggiunge don Massironi, «alcune famiglie che hanno dovuto affrontare delle difficoltà economiche per poter pagare la retta scolastica ai propri figli».

Nel frattempo, a corollario della didattica a distanza, sono state organizzate numerose iniziative per coinvolgere i ragazzi: sono stati attivati dei corsi streaming per accedere ai test delle facoltà di ingegneria e medicina, corsi per ottenere la certificazione in lingua inglese, il cortile salesiano è diventato uno spazio aperto virtuale in cui si disputavano delle gare e si trascorrevano dei momenti di gioco e di animazione, sono stati trasmessi dei videomessaggi formativi intitolati «Buongiorno Salesiano» sulla pagina Facebook del centro scolastico, una sessione di preghiera della decina del rosario sul canale Youtube per tutto il mese di maggio e fino al 3 luglio sarà attivato un servizio di sportello di tre ore in streaming per supportare i ragazzi con aiuto compiti e avere anche qualche ora d’animazione.

E tra l’attesissimo esame di maturità che sarà svolto in presenza, c’è sicuramente l’aspettativa di riaprire a settembre. Al Centro Salesiano “Don Bosco” di Treviglio si sta lavorando su diversi ambiti riguardanti la didattica, la sicurezza, l’economia e la missione salesiana e, come precisa don Massironi, «ci stiamo incontrando settimanalmente per valutare con la dovuta serietà tutto un ventaglio di possibilità allo scopo di realizzare una didattica efficace e coerente in un ambiente sicuro e salesiano che risponda ai reali bisogni dei nostri allievi».