“Domani le scimmie dove le mandiamo?”. Così i caporali chiamano gli immigrati stranieri. Spunti e appunti

È avvenuto, nei giorni scorsi, nella provincia di Cosenza. Le “scimmie”, dunque, erano gli immigrati mandati nei campi per lavori agricoli e pagati con compensi da fame.

Sto leggendo, in questi giorni, gli ultimi capitoli del Glover (“Humanity”): vi si parla di alcuni modi di pensare e di dire dei nazisti. Uno di questi modi di dire consisteva nel paragonare gli ebrei con vari tipi di animali: topi, pidocchi, larve, virus (sì, anche virus), parassiti…   

La dignità dell’uomo viene distrutta quando l’uomo non è più rispettato ma è semplicemente dominato. Allora tutti gli orrori sono possibili e il terzo reich, quello di Hitler, vede sorgere, qua e là, questi minuscoli orripilanti reich che sono come lo scorie, piccole e impazzite, di quello.

Le mascherine e i saluti agli anziani attraverso i vetri delle porte

Appaiono sui giornali foto di visitatori di case di riposo che salutano i loro cari, ospiti nella casa, dietro il vetro di una porta o di una finestra. Questi saluti, così struggenti per chi li vive e anche per chi li vede, si abbinano alle mascherine che siamo ancora obbligati a portare, almeno in Lombardia. Sono, in sintesi, il desiderio di incontrarsi e insieme l’impossibilità, per ora, di incontrarsi. Si potrebbe giocare, poi, su questo difficile equilibrio. In fondo, quello che avviene in forma vistosa nella pandemia, avviene spesso anche fuori della pandemia. Anche quando ci incontriamo vorremmo incontrarci di più ma non ci riusciamo. Siamo animali desideranti e siamo, sempre, esposti alla condanna di desiderare ciò che non riusciamo ad avere. 

150 mila euro e tre chili di droga. Si può solo immaginare il resto

Anche questa è una notizia di qualche giorno fa. In un appartamento di Sforzatica sono stati trovati 150 mila euro e tre chili di droga. Vi abitava una albanese di 36 anni che è stata arrestata. 

Notizie così non mi fanno gioire per il poco che si è scoperto, ma rattristare per il molto che rimane nascosto. Perché è sicuro che molto, moltissimo sfugge alla giustizia. È proprio il “corpo mistico del male” che impressionava Bernanos e che continua a impressionare tutti noi. Il male è sempre in bilico fra impudenza e occultamento. Il male occulto è quello che fa più paura. C’è ma è come se non ci fosse e alla forza aggiunge la furbizia e quindi finisce per avere una straordinaria capacità di penetrare dappertutto. Chissà quante altre centinaia di migliaia di euro sono nascoste nelle intercapedini di chissà quanti altri appartamenti e quanti chili di droga sono nascoste nelle cantine delle nostre città.