Lunedì 22 giugno ripartono le attività educativo-ricreative per l’estate dei bambini e dei ragazzi

Da lunedì 22 giugno ripartono le attività educativo-ricreative per l’estate dei bambini e dei ragazzi in città,  un progetto inserito nel quadro di azioni previste per la Fase 2 dell’emergenza COVID-19 delineate nel documento di Giunta “BERGAMO 2020 Strategia di rilancio e di adattamento”. Dopo un lungo periodo di pausa da tutte le attività sportive e ricreative si è deciso infatti di ripartire nel rispetto delle norme anti-Covid.

In particolare l’offerta è stata strutturata in 5 tipologie di proposte per tutti i bambini e i ragazzi dai 3 ai 17 anni. Nello specifico sono stati aperti

  • centri estivi per bambini di tre anni (salvo successive disposizioni normative) iscritti ai nidi comunali per l’anno educativo 2019/2020;
  • ludoteche: iniziative aggregative e ludiche all’aria aperta per gruppi stabili utilizzando i parchi in cui sono inserite in sinergia con le realtà territoriali;
  • spazi giovanili di quartiere: iniziative aggregative di cittadinanza attiva all’aria aperta in collegamento con le realtà territoriali e le attività animative per gruppi di ragazzi stabili;
  • interventi estivi di inclusione dei minori con disabilità o con situazioni di fragilità, con la costruzione di progetti personalizzati, a domicilio o nel territorio, definiti nell’ambito delle co-progettazioni del Servizio per l’inclusione e del Servizio minori e famiglie, in accordo con queste ultime;
  • attività ludiche, ricreative ed educative  organizzate dai soggetti della città che si occupano di degli aspetti ricreativi, ludici e  culturali per bambini, bambine, ragazzi e ragazze.

Come ha sottolineato l’assessore  all’Istruzione Loredana Poli: “Abbiamo istituito un Patto educativo di territorio di ampio respiro, in grado di definire una cornice etico-pedagogica dentro cui collocare strumenti operativi che promuovano la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti nella gestione di attività educative, ricreative, sportive, culturali per bambini, bambine, ragazzi e ragazze.”

L’Assessore alle Politiche sociali Marcella Messina ha messo inoltre in evidenza come ad oggi  siano 300 le famiglie con bambini e ragazzi con disabilità, a cui si aggiungono quelli con fragilità sociale, che hanno fatto richiesta di partecipazione ai progetti integrati previsti per i prossimi mesi. Obiettivo, quello di sostenere un processo culturale che chiami tutti gli adulti all’attenzione e alla cura educativa dei bambini e delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze, attraverso la valorizzazione di culture, saperi, esperienze, apprendimenti.