Il Venezuela, Maduro, i Cinque Stelle. Spunti e appunti

Beppe Grillo (S) con Luigi Di Maio al convegno promosso dal M5S a Montecitorio sul debito pubblico italiano e l'eurozona, Roma, 3 luglio 2017. ANSA/ETTORE FERRARI

Sembra che tre milioni e rotti di euro siano passati da Maduro, presidente del Venezuela, al M5S. Sembra.Tutto deve essere dimostrato, niente allo stato attuale, è sicuramente vero. Intanto, però, 14 giovani di Forza Italia hanno manifestato con un flash mob davanti all’ambasciata venezuelana. Con loro c’erano anche Antonio Tajani e Maurizio Gasparri. I giovani esibivano uno striscione: “Le stelle sono tante milioni di milioni… cinque o otto?” e gridavano “Verità, verità”.

Vengono in mente altre manifestazioni, promosse, quelle, dai grillini, nelle quali pure si gridava (“onestà, onestà”) e nelle quali, ovviamente, non mancavano mai striscioni e bandiere. Ma soprattutto c’era, nelle manifestazioni grilline, come in quella di ieri, una specie di sospetto, così forte, che si finisce per credere che la notizia è vera: il sospetto è diventato verità. Il metodo grillino ha fatto scuola. Chi di sospetti ferisce di sospetti perisce…

Il caso di Giulio Regeni

torna regolarmente e ostinatamente a galla. È una costante. Quando la giustizia non ha fatto chiarezza sul passato e le sue ombre, il passato e le sue ombre ritornano. Nella società senza giustizia avviene come al singolo senza perdono. Il male irredento, allo stato grezzo, pesa. E il passato non passa.

Si faranno lezioni agli iscritti ai CRE

per insegnare come osservare le disposizioni di sicurezza in rapporto al coronavirus. È la nostra antica illusione che conoscere bene fa agire bene. Siamo tutti figli di Socrate. Ma figli snaturati che spesso tra le buone idee apprese e le azioni mettono un mare di lentezze, di aggiustamenti, di dimenticanze… per cui le buone idee vanno per conto loro e le azioni pure.