Fiorente Colognola, non solo calcio: kit alimentari per le famiglie in difficoltà

Dal mondo dello sport arrivano azioni di solidarietà e sostegno alle persone più fragili

Fare sport con e per gli altri è lo spirito che anima la Fiorente Colognola 1946. Non una semplice squadra di calcio, ma una vera e propria calamita aggregativa per l’intero quartiere, tra i più popolosi della città di Bergamo.
«La Fiorente è Colognola, e Colognola è la Fiorente – spiega il presidente del club bianco-viola, Alessandro Cantamesse -. Fin dalle sue origini, la società ha sempre vissuto in stretta simbiosi con il contesto che la circonda. Ovvero la parrocchia e il quartiere».
Nata con la convinzione che «si possano educare gli animi dei giovani anche con il gioco del calcio», la Fiorente Colognola è stata fondata nel ’46 su iniziativa dell’allora curato, don Carlo Nava. A 74 anni di distanza, non è cambiato molto. La società ha ancora sede presso l’oratorio e, oltre al calcio (dalla prima squadra, attualmente in Promozione, al settore giovanile, nel quale sono impegnati circa 250 ragazzi), comprende le sezioni di pallavolo, pallacanestro e calcio balilla (80 iscritti tra le 3 diverse discipline). Nonostante il passare del tempo e i diversi trofei in bacheca, anche gli obiettivi sono pressoché immutati. In primis, la crescita umana, oltre che sportiva, degli atleti. 

In campo per aiutare il quartiere


«Come realtà radicata sul territorio, non potevamo rimanere indifferenti rispetto all’emergenza degli ultimi mesi – prosegue Cantamesse -. Ci siamo sentiti in dovere di scendere in campo per il quartiere. Con il supporto del parroco, don Francesco Poli, e l’aiuto di diversi volontari, abbiamo deciso di aiutare le famiglie più bisognose. Quelle colpite dall’emergenza economica, oltre che sanitaria». 
Ne è nata un’iniziativa solidale, in cui alcuni rappresentati della società (ragazzi della Juniores regionale «A» e della prima squadra), hanno consegnato 90 kit di generi alimentari di prima necessità: sale, zucchero, olio d’oliva, pane, pasta, passata di pomodoro, legumi, uova e latte.
«Nel successo della colletta alimentare è stata fondamentale la collaborazione di diverse figure – continua Federico Gambarini, vicepresidente della Fiorente -: il ristorante One Love di Colognola, la famiglia Cerea del ristorante Da Vittorio, le volontarie Antonella Iodice, Samantha Baleri e Cristina Lagana, e le signore del gruppo whatsapp amicheXamiche. Ringraziamo ciascuno di loro per il contributo datoci».

Sfide e progetti per il futuro


Ora che il peggio sembra alle spalle, la Fiorente guarda con fiducia al futuro. Nonostante le difficoltà, infatti, tutte le squadre sono state confermate. E alcuni progetti avviati. «Il nostro sogno – conclude Gambarini – è quello di realizzare a nuovo e omologare il campo di via San Sisto, di modo che tutte le squadre possano giocare all’interno del quartiere e della sua storica arena parrocchiale. Contiamo di realizzare il progetto, ormai  definito, nel più breve tempo possibile. Inoltre, in collaborazione con la parrocchia, abbiamo in cantiere una serie di incontri formativi, aperti alla comunità. Si parlerà, ad esempio, del bullismo o della rilevanza sociale del calcio».
L’obiettivo è chiaro. E in attesa del rientro in campo, la Fiorente non perde tempo per continuare ad andare in rete. All’insegna della solidarietà.