Il vescovo di Bergamo Francesco Beschi ricorda le vittime del covid-19 con una Messa in cima alla Presolana

Appuntamento il 5 luglio a mezzogiorno: ci sarà la diretta su Bergamo tv e sui canali social

Come scrive John Ruskin, “le montagne sono le grandi cattedrali della terra, con i loro portali di roccia, i mosaici di nubi, i cori dei torrenti, gli altari di neve, le volte di porpora scintillanti di stelle”. Appare dunque particolarmente significativa la scelta del vescovo di Bergamo monsignor Francesco Beschi di celebrare domenica 5 luglio alle 12 presso la Cappella Savina, in cima alla Presolana, a più di 2000 metri di quota, una Santa Messa in suffragio di tutti coloro che sono morti durante i mesi della pandemia, in tutti i paesi della diocesi . Dall’alto, dove terra e cielo sembrano più vicini, arriverà un abbraccio ideale a tutta la diocesi attraverso la preghiera. Tutti potranno essere uniti a distanza attraverso la diretta di Bergamo TV.

“Dall’alto delle cime un abbraccio ai morti”

“Ho da tempo nel cuore l’idea di una celebrazione particolare – sottolinea il vescovo – per presentare al Signore la vita, il ricordo, il suffragio, la memoria dei tanti defunti che durante le tragiche settimane della pandemia non siamo nemmeno riusciti a salutare con i riti del commiato e della pietà umana e cristiana. Sento profondamente il dolore di tante nostre famiglie. La responsabilità della tutela reciproca a cui invitano le norme del distanziamento sociale non rende possibile un’unica celebrazione per affidare tutti i nostri cari al Dio della vita, crocifisso e risorto, a cui avrebbero potuto e voluto partecipare tanti familiari e amici. Ritengo invece assai significativo che questo venga vissuto, seppur in modi diversi, nelle singole comunità. Ho voluto quindi salire verso il cielo, quasi a giungere a portare a nome di tutti un abbraccio ai nostri morti e a riceverne da loro una carezza per ciascuno.

Cappella Savina, punto più alto della diocesi

La Santa Messa alla Cappella Savina, in cima alla Presolana, a più di 2000 metri di quota, assume quindi una carica simbolica particolare. Infatti, la vetta della Presolana è il punto della diocesi più alto, da lì si può idealmente abbracciare tutta la provincia, oltre che essere la sommità della Valle che più ha sofferto le perdite per il virus. BergamoTV permetterà il collegamento in diretta, come pure attraverso i social. L’orario scelto, quello del mezzogiorno, è pensato appositamente per permettere il ritrovarsi insieme delle famiglie nel vivere questo momento di preghiera e di ricordo, rispettando anche i tempi celebrativi delle parrocchie.

“Il toccante ed emozionante ascolto del “Requiem” di Gavazzeni, vissuto al Cimitero cittadino con il Presidente della Repubblica lo scorsa domenica, ci ha fatto rivivere la densità delle lacrime del distacco e dell’addio – conclude il vescovo -. A distanza di una settimana, il salire la montagna verso il cielo, vuole essere la seconda faccia di una medesima medaglia, cioè l’annuncio di un’Alleluia di risurrezione e di speranza – per i nostri defunti ma anche per noi – perché la vetta ci dona la possibilità di vedere un oltre, di percepire l’infinito e di guardare l’invisibile, anche se le lacrime a volte lo possono rendere ancora faticoso. Da qui sorge dopo ogni notte l’alba nuova del sole che vince ogni buio”.