Verso l’alt(r)o, la meditazione della settimana: la presenza preziosa dei piccoli

“Mio Dio prendimi per mano, non farò troppa resistenza. Non mi sottrarrò a nessuna delle cose che mi verranno addosso in questa vita, cercherò di accettare tutto e nel modo migliore. Ma concedimi di tanto in tanto un breve momento di pace. Non penserò più, nella mia ingenuità, che un simile momento debba durare in eterno, saprò anche accettare l’irrequietezza e la lotta. Il calore e la sicurezza mi piacciono, ma non mi ribellerò se mi toccherà stare al freddo purché tu mi tenga per mano. Andrò dappertutto allora e cercherò di non avere paura. E dovunque mi troverò, io cercherò di irraggiare un po’ di quell’amore, di quel vero amore per gli uomini che mi porto dentro (…) Prometto di vivere questa vita sino in fondo, di andare avanti”
(Dal Diario di Hetty Hillesum)

C’è nella ricerca incessante di Dio una preghiera, una richiesta di vicinanza persistente, il desiderio di riuscire a portare con pazienza un tempo di prova, la consapevolezza della propria umanità bisognosa, ferita, fragile. La verità è che questa fede ci aiuta, ci sostiene, ci toglie la paura, ci dona dei segni…forse proprio mentre non li aspettiamo più e senza che nulla dipenda da noi.


Meditavo stamane la preghiera di Gesù “Ti rendo lode, Padre, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli”… Ma non è successo nulla. Poi durante la giornata mi è apparso un volto paffutello, una donna tanto semplice e povera, un po’ trasandata e non molto istruita, che sta abitando casualmente questa mia quotidianità, una donna ferita dalla vita e dalla sua stessa storia certamente più di me, ma con il sorriso sempre impresso in volto (forse anche quello più di me…) ed un’aria simpatica e serena.

Una presenza che sta diventando per me sempre più riposante, senza che nessuno lo immagini… che mi ristora e mi solleva soprattutto nei momenti di pesantezza. Non è mai tutto bianco o tutto nero!!! Qualcuno mi ripete spesso che esistono i grigi e forse solo oggi ho capito chi sono i piccoli, quelli che il Signore predilige e che ci dona come brevi momenti di pace. Si…vivere la vita fino in fondo è riuscire ad andare in profondità…dentro sé…alla ricerca di ciò che è vero, essenziale, duraturo. E scorgerlo nelle piccole cose, come capita a chi si fida di Dio.

Suor Federica Greco