Verso l’alt(r)o, la meditazione della settimana: la santità nella vita “ordinaria”

La meditazione della settimana a cura dei giovani collaboratori dell’Ufficio diocesano Tempi dello Spirito.

“Fare non necessariamente cose straordinarie, ma straordinariamente bene le cose ordinarie, questa è santita’”

Beato Luigi Monza


La santità. Un termine così fuori moda, poco utilizzato se non per farne un’iperbole, appare come qualcosa di obsoleto, di impossibile. Sembra una realtà che non può avere nulla a che fare con noi, che riguarda uomini e donne di altri tempi o comunque lontani da noi. Al solo sentire questa parola ci si immagina una montagna inaccessibile, un traguardo che mai si potrà tagliare. 
Eppure le parole del beato Luigi Monza rincuorano e riportano al vero senso di questa parola. Tranquilli, nemmeno io sapevo chi fosse questo beato prima di imbattermi in questa sua affermazione, ma lascio a ciascuno il gusto della ricerca della sua persona, perché no anche nella preghiera. La sua frase, tanto semplice quanto illuminante, credo che sia un prezioso invito a valorizzare e ad immergersi nel quotidiano con uno spirito rinnovato. Tante volte ci si “scervella” per cercare di capire che cosa potremmo fare per essere santi, pensando a chissà quali opere grandiose, a livello mondiale, che trasformino intere realtà. 
In verità la prima cosa da fare è un non fare: accogliere. Sì! Accogliere a pieno l’amore che ci è donato. Non è tanto una questione di opere realizzate che rende santi, non è una sorta di tesserino con un tot di bollini da raggiungere, che una volta completato ci ottiene l’attestato di santità. Si tratta piuttosto di mettere in circolo l’amore, che passa certamente anche dalle azioni concrete ma che parte da un’accoglienza di quell’Amore che ci precede. Credo che quel “straordinariamente bene” inserito nella frase del beato Luigi Monza stia ad indicare proprio l’amore che entra nelle azioni quotidiane. Un amore che non ha la propria origine in noi stessi, ma che riceviamo, che ci precede appunto. Nella misura in cui siamo disposti ad accoglierlo, sapremo vivere al meglio le piccole cose, saremo in costante cammino verso la santità. Faremo esperienza che questa realtà non riguarda uomini e donne di altri tempi o lontani da noi, ma riguarda proprio me e te, riguarda tutti noi.