Grassobbio, don Gian Domenico Epis è il nuovo parroco

Dal vescovo monsignor Francesco Beschi parole di speranza e vicinanza a una comunità profondamente ferita dalla pandemia

Don Gian Domenico Epis, 59 anni, attualmente vicario parrocchiale di Stezzano, è stato designato dal vescovo Francesco Beschi come nuovo parroco di Grassobbio. Nato a Frerola il 1° maggio 1961, dopo l’ordinazione sacerdotale (18 giugno 1988) è stato vicario parrocchiale di Dalmine (1988-93), quindi parroco di Trabuchello (1993-99), Carona (1993-2003), Foppolo e Valleve (1999-2003), missionario in Costa d’Avorio (2003-19). Da un anno è vicario parrocchiale di Stezzano. Don Epis succede a don Emanuele Beghini, che ha ottenuto dal vescovo di ritirarsi per problemi di salute e di stress dovuti al covid. Lascia anche il direttore dell’oratorio don Luca Gambirasio, che ha ottenuto un periodo di riflessione. Per la comunità di Grassobbio è un momento doloroso e delicato, tanto che il vescovo Beschi, domenica 9 agosto, ha pensato di recarsi nel paese dell’hinterland per portare una parola di vicinanza e incoraggiamento. Infatti, don Beghini aveva annunciato ufficialmente di lasciare la parrocchia perché il covid «mi ha colpito duramente e sono ancora molti gli strascichi che mi porto addosso. Mi rendo conto di non essere in grado di reggere l’impegno del mio ministero. Se tentassi ostinatamente di continuare non farei del bene alla comunità e neanche a me stesso. Ho chiesto un periodo di riposo per ritrovare forza e salute e tornare con serenità a compiti pastorali futuri». Don Luca Gambirasio ha ottenuto dal vescovo «un periodo di riflessione» perché emotivamente stressato.

«Sono qui fra voi in questo momento delicato, doloroso e sofferto. In ogni tribolazione restiamo uniti nella preghiera», ha risposto il vescovo all’indirizzo di saluto del parroco, che lo aveva ringraziato per la sua vicinanza. «L’Eucaristia è il momento più intenso nella vita della comunità — ha esordito il vescovo all’omelia —, perché dà la consapevolezza alla comunità. La comunità è avvertita come ricchezza anche con le limitazioni per la pandemia». Monsignor Beschi ha ricordato il suo primo incontro con don Beghini, il 15 marzo 2009, giorno dell’ingresso ufficiale nella nostra diocesi, che lo aveva accompagnato in tutte le tappe della giornata. «Don Manuel è stato colpito in modo forte dal covid. La mia preghiera è soprattutto per condividere con voi un pezzo di storia della vostra comunità. Anche le famiglie e le comunità cristiane sono esposte alla paura e al vento, hanno bisogno del conforto del Signore, come i discepoli sulla barca. I preti passano e noi rimaniamo, si usa dire, ma la comunità prosegue il cammino». Monsignor Beschi ha ricordato i tanti lutti, fra persone e clero, causati dal covid. «La pandemia ha fatto tanti morti e sofferenze, ma ha visto anche tanta fede, speranza e una vicinanza più intensa dei sacerdoti alle loro comunità. E noi sacerdoti abbiamo bisogno di sentire la fede della comunità». Infine il vescovo ha augurato «coraggio» a don Gambirasio e ha inviato un saluto al nuovo parroco, che farà il suo ingresso in autunno. Prossimamente arriverà anche il nuovo curato.