Le piante purificano l’aria: come trasformare una casa di 50 metri quadrati in un “paradiso” ambientale

Uno studio ha provato a calcolare quante piante siano necessarie per tenere pulita l'aria di un appartamento

Nelle nostre città, ormai assediate da smog e inquinanti atmosferici di ogni tipo, cresce quotidianamente l’ansia di poter usufruire di “una boccata d’aria sana”! Qualcuno prova ad evadere, nei limiti del possibile, raggiungendo i “polmoni verdi” più vicini per trascorrervi qualche ora. Qualcun altro… ha pensato di invertire la soluzione, portandosi il verde (piante e simili) a casa in quantità! Ma sarà proprio vero che le piante in casa riescono a purificare l’aria domestica? E quante ne occorrerebbero per un’azione efficace?
Ci ha pensato un botanico e giornalista inglese, James Wong, a indagare seriamente la faccenda, come racconta in un suo recente articolo pubblicato su “New Scientist”. Wong vive a Londra (dove lo smog non manca di certo), in un piccolo appartamento che, oltre a lui, ospita anche… 500 piante! Beh, una casa piena di vegetali sicuramente è molto gradevole dal punto di vista estetico. Ma non è il solo beneficio “green”. E’ noto infatti che le piante sono anche in grado di assorbire particelle inquinanti, purificando di conseguenza l’aria circostante. Insomma, entrare in un appartamento con 500 piante, più o meno, dovrebbe equivalere a trovarsi nel mezzo di una foresta incontaminata.
Già. Ma è proprio così? Wong ha deciso di verificare questa affermazione, provando a calcolare quante piante di preciso sono necessarie per trasformare una casa di 50 metri quadrati in un vero “paradiso” ambientale.

Il potere del verde: rimuove davvero le sostanze inquinanti?


Il potere delle piante di purificare l’aria, e pure con grande efficienza, non è l’invenzione di una mente fantasiosa, ma si basa principalmente su uno studio condotto dalla Nasa nel 1989, finalizzato ad indagare quanto le piante fossero effettivamente in grado di purificare uno spazio chiuso (nello specifico, si trattava di un test per capire come arredare una stazione spaziale). Le conclusioni di tale studio mostravano come, dopo aver riempito una stanzetta di piante e averla inondata di composti organici volatili (ad esempio il benzene contenuto nel fumo delle sigarette e la formaldeide presente nelle vernici), in sole 24 ore i vegetali erano riusciti a rimuovere il 90% degli inquinanti presenti! In altre parole, un potere purificante di altissimo livello.
Tuttavia, Wong ritiene che questo studio della Nasa sia in realtà connotato da diversi problemi, o forse è stato riportato in maniera errata dai media. L’errore più grave ed evidente riguarda il fatto che la riduzione di inquinanti del 90%, in verità, si riferisce esclusivamente alla capacità dell’edera di assorbire benzene; una valutazione più realistica e completa, invece, porterebbe ad un “potere assorbente globale” inferiore al 10%. Questa conclusione, del resto, è stata confermata da un altro studio pubblicato nel 2019.
Dunque, il convincimento di Wong – che ha sviluppato i suoi calcoli basandosi su decine di studi di questo tipo – è che le piante siano veramente efficaci nel purificare l’ambiente in cui vivono dai composti organici volatili, ma solo se presenti in quantità enormi: approssimativamente dalle 10 alle 1.000 piante per metro quadro di casa! “Nel mio appartamento da 50 metri quadrati – afferma il botanico inglese -, per esempio, me ne servirebbero circa 5.000 per ottenere lo stesso risultato che avrei aprendo una finestra”! Beh, in generale… non è esattamente la più praticabile delle soluzioni! Ma di certo, che purifichino l’aria o meno, non rinunceremo mai alle nostre belle piante ornamentali, perché… anche l’occhio vuole la sua parte!