Scout ad Alzano e Nembro: estate post-covid senza viaggi, ma a servizio del territorio

Durante il lock-down la riunione settimanale di clan si è spostata sul piano virtuale.
Per tre mesi, ogni mercoledì sera alle 20.30, noi ragazzi ci siamo collegati puntuali per salutarci, passare del tempo insieme e capire come poterci rendere utili in una situazione decisamente fuori dal comune.
Questa esperienza ci ha fatto capire che parlarsi attraverso uno schermo non potrà mai eguagliare il nostro abituale incontro nella sede scout di Alzano.
Sicuramente ci ha reso molto meno efficienti del solito: i continui problemi di connessione impedivano di poterci capire bene o, addirittura, non permettevano ad alcuni di noi di partecipare al “bivacco”.
Ma ciò di cui abbiamo davvero sentito la mancanza è stato il nostro modo di stare insieme dal vivo. Online non è possibile “stuzzicarsi”, interrompersi a vicenda mentre si parla, prendersi in giro con affetto, scherzare, tirarsi i cuscini (ebbene sì, nella nostra sede non manca nulla) e, cosa più importante, prestare attenzione all’altro con il cuore, la testa e tutto il corpo. La comunicazione fra di noi non è mai stata fatta solo di parole, ma anche e soprattutto di piccoli gesti ed espressioni. Stringerci sulle panche per far posto al ritardatario, prenderci in disparte l’un l’altro per chiederci come stiamo oppure un semplice sorriso mostrano quanto, nonostante scherzi e battute, teniamo davvero gli uni agli altri.
In ogni caso, la nostra comunità non è composta solo dal clan, ma anche dalle nostre famiglie, dai nostri amici e dal nostro paese, e quando siamo diventati scout abbiamo promesso di fare del nostro meglio per prendercene cura.
Per questo in fondo non ci è pesato troppo avere lo schermo che andava a scatti, con parole sconnesse che uscivano fra mille interferenze, poiché abbiamo riconosciuto l’importanza delle misure di sicurezza…e avuto la possibilità di scattare foto imbarazzanti da aggiungere al nostro album di clan.

Marco Grigis del Clan Alzano Nembro

La comunità di clan e noviziato del gruppo Alzano Nembro è composta da 29 ragazzi e ragazze di età compresa tra i 16 ed i 21 anni, accompagnati da quattro capi scout.

Nonostante i due paesi siano stati tra le realtà più duramente colpite dagli eventi degli ultimi mesi, molti rover e scolte del gruppo sono riusciti ad ingegnarsi per portare avanti i servizi di cui già si occupavano individualmente o rispondere a nuove chiamate nate sul territorio.

Tra questi il progetto di aiuto compiti “Usignolo”, che è stato garantito in modalità videochiamata per i bambini che avevano a disposizione una connessione internet, mentre agli altri sono state consegnate a domicilio alcune schede didattiche per mantenersi in allenamento.

Alcuni rover hanno collaborato con il curato don Matteo per la trasmissione della messa in diretta sul canale Youtube dell’Oratorio di Nembro.

Qualcuno ha dato una mano nell’organizzazione e nella logistica di “Migliori di così”, la rassegna di eventi culturali svoltasi nelle serate del mese di Luglio a Nembro, avente l’obiettivo di dare risposta alla domanda: “Dopo il Covid saremo migliori?”.

Altri ragazzi hanno prestato opera al Comune per piccoli lavori di sistemazione degli spazi pubblici, resi nuovamente fruibili, nel rispetto delle norme di distanziamento e sanificazione.

Infine, l’intera comunità di clan ha scelto di mettersi a disposizione per la realizzazione del CRE estivo di Nembro, che ha coinvolto più di 200 bambini su 5 settimane.

La scelta è stata quella di rinunciare alla classica route estiva fatta di cammino ed incontri in qualche località lontana da casa e magari sognata per mesi, per rimanere a dare una mano sul territorio che si abita. Un mese di intensa e frenetica attività di programmazione ed animazione, che si è conclusa con una settimana di convivenza del clan in tenda, poco sopra il paese. Di giorno tutti super attivi con i bambini e la sera radunati intorno ad un fuoco, per condividere, verificare e ricaricarsi.

Una bella testimonianza di Servizio: vivere il territorio, saper leggere negli eventi e nei dati di realtà dei bisogni, riconoscervi una chiamata e decidere di rispondervi in prima persona, facendosene carico. Non nel tempo libero ma in quello liberato, non per una propria soddisfazione immediata, ma per una visione ed una speranza dagli orizzonti molto più ampi.

Un grande rigraziamento alle scolte, ai rover ed ai capi del gruppo scout Agesci Alzano Nembro che negli ultimi mesi, nonostante le molte difficoltà affrontate, hanno deciso di farsi carico di tante chiamate, rimboccandosi le maniche e rispondendo gratuitamente “eccoci”.

Buona strada!

MariaChiara Giussani e Luca Pinotti, Responsabili di Zona Bergamo Agesci