La didattica a distanza? Se la conosci funziona. Un aiuto per genitori e insegnanti

Tre mesi e mezzo di lockdown: sono arrivati all’improvviso, cogliendo tutti impreparati. All’inizio insegnanti, genitori e ragazzi hanno pensato a una breve vacanza supplementare. Poi, però, quando è risultato chiaro che la quarantena si sarebbe allungata, la prospettiva su lezioni e compiti è cambiata. Prima un forte carico di esercizi da svolgere individualmente, poi ogni istituto, ogni classe si è messa al lavoro con i mezzi disponibili per mantenere vive le attività di formazione anche a distanza. Se prima la “Dad”, la didattica a distanza, era riservata a classi sperimentali o a particolari corsi di istruzione superiore, la pandemia da questo punto di vista ha innescato una rivoluzione. All’inizio è stata un’imposizione faticosa e difficile da accettare per il mondo della scuola.

Ora c’è però un piccolo patrimonio di esperienze che vale la pena di mettere a frutto. Luca Toselli, insegnante e ricercatore, ha pensato di mettere a punto un manuale “La didattica a distanza. Funziona se sai come farla” (Sonda), in libreria dal 10 settembre. È una vera e propria guida, che potrà aiutare docenti e genitori a cogliere l’opportunità della formazione digitale come “uno strumento di potenziamento nel processo di apprendimento, senza sostituirsi del tutto alla relazione umana”.
Il manuale fa leva sulla grande familiarità che i ragazzi hanno con tablet, smartphone e mondi virtuali, dai social network ai videogame. Vale la pena di partire da lì, siglando un patto tra docenti, studenti e genitori, che si regge su regole semplici ma indispensabili, valide per tutti i mezzi a disposizione: libro, chiamate, chat di gruppo, email e video-lezioni.
Toselli viene in soccorso di insegnanti e genitori, raccontando ogni aspetto della DaD, sciogliendone i nodi, e proponendo le migliori pratiche alla luce delle linee pedagogiche più recenti: dal decalogo per la gestione di una buona chat, fino agli strumenti per formulare una buona valutazione con nuovi criteri a distanza, passando per le istruzioni per usare al meglio il canale mail.
Il segreto per un buon uso degli strumenti digitali, secondo Toselli, è la ricerca della giusta mediazione tra leggerezza ed efficienza. La DaD può essere una buona occasione per avvicinarsi – seppur lontani – e coltivare il rapporto umano anche attraverso lo schermo. Un’ottima occasione per gli insegnanti di gestire i programmi e progettare in modo funzionale ed empatico; e per i genitori, di capire che è un’ottima opportunità per i figli, per sviluppare nuove forme di comunicazione e partecipazione, obiettivo scolastico numero uno.
Luca Toselli è un insegnante impegnato in prima persona nella didattica a distanza, ma anche uno studioso e ricercatore dei nuovi media, sin dalle prime esperienze teledidattiche degli anni Novanta. Ha pubblicato Il progettista multimediale (Bollati Boringhieri), Creatività multimediale (Lattes), Didattica dell’Editoria Multimediale. Ipotesi e progetti (Cuem), oltre a numerosi saggi e articoli. Vive tra Torino e Milano.