Housing sociale, la casa di via Angelo Mai apre le porte

È stato inaugurato nei giorni scorsi, alla presenza degli assessori all’edilizia privata ed alle Politiche sociali per il Comune di Bergamo e della stampa, il nuovo immobile in via Angelo Maj 30. Si tratta di un progetto di housing sociale promosso dalla fondazione Morzenti. Un progetto innovativo, sia in termini tecnologici (struttura in legno, standard antisismici, pannelli fotovoltaici), che sociali (attenzione alle categorie sociali fragili, con alcuni spazi dedicati all’accoglienza di persone con disabilità psichica con buon livello di autonomia, progetto promosso e gestito dalla Cooperativa Bonne Semance). Fondazione Casa Amica con Abita Cooperativa Sociale si sono invece occupate della gestione sociale integrata.
Presenti all’inaugurazione, che si è svolta nel cortile dell’edificio, anche le sorelle Clelia e Monica Morzenti, proprietarie del terreno su cui è sorto l’immobile, che hanno deciso di destinarlo ad un uso sociale per il bene dell’intera comunità: “Abbiamo pensato di non vendere quest’area ma di costruirvi un edificio con la finalità di fornire alloggi alle persone più fragili. Siamo veramente contente del traguardo raggiunto e di chi ci ha aiutato in questo importante percorso”. L’assessore della Giunta Comunale Francesco Valesini ha voluto inoltre sottolineare la scelta non facile delle sorelle Morzenti: “Con questo immobile si sperimenta una nuova forma dell’abitare, anche più tecnologica, innovativa e sostenibile, oltre che rivolta a quelle famiglie più bisognose d’aiuto che vivono sul nostro territorio”.  
Anche l’assessore Messina ha espresso il suo parere a riguardo: “Attraverso questo progetto raccontiamo anche la bellezza di questa abitazione simbolo di una città inclusiva”. Una selezione molto accurata è stata effettuata per la scelta delle famiglie che abiteranno nella nuova struttura. Su 140 manifestazioni di interesse, infatti 30 sono state le famiglie risultate idonee per l’assegnazione delle abitazioni. L’edificio è inoltre attento anche all’ambiente, realizzato utilizzando materiali eco-sostenibili. Molto spazio è stato dato al legno, con il quale sono state costruite alcune strutture verticali e orizzontali dei piani superiori, oltre a diversi elementi a vista nelle parti comuni e negli appartamenti. La presenza di pareti ventilate, cappotto esterno e pannelli fotovoltaici garantiscono inoltre un’ ottima efficienza energetica (Classe A), mentre l’impianto di riscaldamento è stato realizzato a pavimento, centralizzato e con teleriscaldamento. Gli alloggi sono gas-free, con cucina e bagno arredati, per accogliere gli ospiti. 16 sono gli alloggi a canone accessibile, mentre 7 sono quelli destinati a persone con disagio psichico che hanno colto questa opportunità per sperimentare forme di autonomia abitativa. In una struttura così importante per la nostra comunità non poteva mancare, infine, la figura del custode sociale, con l’obiettivo di mettere in relazione le persone in un luogo, quello domestico, che deve essere prima di tutto un luogo di socialità.