Box Organi a Lallio: storie di donne nella Bibbia

«Dal primo capitolo di Genesi alle ultime pagine dell’Apocalisse, la Bibbia trabocca di immagini femminili. Alla creazione secondo Gen 1, ella è creata a immagine di Dio, proprio come l’uomo. Nella tradizione giudaica e in quella cristiana il “femminile” è un concetto alto, addirittura sacro. Dal punto di vista teologico la figura femminile nell’Antico Testamento è di fortissimo rilievo. La donna viene creata come cezer, come soccorso dell’uomo, anzi sua alleata, che egli riceve come prezioso e misterioso dono del Signore. Oltre che compagna dell’uomo, ella è esaltata come la fonte della vita!». Così scrive il biblista don Patrizio Rota Scalabrini, che giovedì 24 settembre alle ore 20,45, nella Chiesa Arcipresbiterale di Lallio, approfondirà l’argomento in una interessante conferenza dal titolo “Figure di donne della Bibbia ebraica”. L’iniziativa rientra nel cartellone della sesta edizione della rassegna di concerti “Box Organi. Suoni e parole d’autore”, quest’anno interamente dedicata ad alcuni particolari aspetti dell’esperienza biblica, tra cui anche la presenza femminile, che sarà l’esclusivo filo conduttore del terzo e conclusivo concerto, in scaletta sabato 3 ottobre. Prosegue don Rota Scalabrini, che attualmente è docente di Introduzione, Esegesi e Teologia Biblica presso la sede di Milano della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale e di Introduzione, Esegesi Biblica e di Ebraico Biblico al Seminario Teologico di Bergamo: «L’Antico e il Nuovo Testamento presentano spesso il ritratto della donna non solo come innamorata, amante, sposa, madre, ma anche (e soprattutto) come persona virtuosa. Emergono così modelli di fedeltà, di coraggio, di sapiente prudenza, che giungono a fare della donna il simbolo della stessa Sapienza del Signore. E ancor più illuminante è la presentazione di donne come figure della fede. Su tutte – le matriarche, Miriam, Debora, Culda, ecc. – spicca quella di Maria di Nazaret!

Ci sono purtroppo anche le donne vittime della violenza maschile. È questa una realtà che la Bibbia non tace, anzi racconta con cruda verità, perché il lettore sappia prendere le distanze da un mondo violento e sessista. Ciò non impedisce che la Scrittura conosca anche figure di donne malvagie. In tal modo si evita ogni semplificazione ideologica che fa equivalere il maschile al male e il femminile al bene, con il rischio di rovesciare poi la prospettiva». L’excursus sul femminile nel Vecchio Testamento si concluderà «con il personaggio di una donna “straniera”, che appare come mirabile modello di fedeltà: la giovane moabita Rut, la nuora di Noemi. A lei è dedicato un piccolo e meraviglioso libro in cui si racconta della sua decisione di prendersi cura dell’anziana e inacidita suocera, e di legarsi a lei con un patto indissolubile». La manifestazione, promossa dalla Parrocchia in collaborazione con l’Associazione Libera Musica, si avvale del Patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura e della media partner di Avvenire, Famiglia Cristiana, Credere e del settimanale diocesano on-line santalessandro.org

Ingresso libero e gratuito fino a esaurimento posti. Per info e prenotazioni: 338 58 36 380.