Ritratti di famiglia: una rassegna tra cinema e psicologia al Conca Verde

Si intitola “Ritratti di famiglia” la decima edizione di Cinema e Psicologia, una rassegna “dedicata a indagare la complessità delle relazioni famigliari attraverso la visione di una selezione di film, che raccontano storie di famiglie diverse, accompagnati dal commento di psicologhe e formatrici del Centro Isadora Duncan, del Consultorio Scarpellini e di Jonas Bergamo”. Molto apprezzata dal pubblico, le proiezioni della rassegna organizzata dal Cinema Conca Verde di Longuelo (www.sas.bg.it), si svolgono ogni mercoledì dal 30 Settembre al 4 Novembre, inizio delle proiezioni ore 20.45. Ingresso 6,00 euro, ridotto 5,5 euro. Prevendite: https://sas.18tickets.it/. Ritratti di famiglia, dunque. Già ma di quale tipo di famiglia stiamo parlando? E proprio alla domanda “Cosa consideriamo famiglia?”, la rassegna risponde presentando, in apertura (mercoledì 30 Settembre), il film del regista giapponese Kore’eda Hirokazu, intitolato “Un affare di famiglia” (Palma d’oro al Festival di Cannes del 2018). Una scelta esemplare per aprire la rassegna, dato che il regista giapponese sembra possedere un particolare talento nel tratteggiare dei ritratti familiari. Basta scorrere la sua filmografia per imbattersi in titoli come “Father and Son”, “Little Sister” o “Ritratto di famiglia con tempesta” (questi non presenti in rassegna ma che potrebbero utilmente essere recuperati dallo spettatore più curioso). Ma anche il suo ultimo lavoro,  “Le verità” (questo sì in programma il 28 Ottobre), che indaga i rapporti tra madre e figlia, interpretate rispettivamente da Catherine Deneuve e Juliette Binoche. Domande, dicevamo: gli altri film in rassegna ne pongono di diverse: Cosa è meglio dire e cosa è meglio celare nei rapporti familiari? Risponde a questa domanda il film della regista cino-americana Lulu Wang (Wang Ziyi), “The Farewell – Una bugia buona”: domanda: ma quando una bugia è “buona”? Chiudersi o aprirsi verso un ospite (in) desiderato? Come succede nel curioso “Jojo Rabbit” di Taika Waititi nel quale il piccolo Jojo protagonista, vive con la madre nella Germania nazista e, abbagliato dalla martellante propaganda, sogna niente meno di avare come amico immaginario lo stesso Adolf Hitler. Le difficoltà di coppia sono occasioni di crescita? Ecco che risponde il film di Ferzan Ozpetek, “La Dea Fortuna” con  Edoardo Leo, Stefano Accorsi e Jasmine Trinca. Per concludere con un racconto del rapporto tra due sorelle in una società fortemente patriarcale nella Rio de Janeiro degli anni Cinquanta, nel bellissimo “La vita invisibile di Beatrice Gusmao” di Karim Aïnouz. “La rassegna – spiegano gli organizzatori – si propone come invito alla riflessione sulle diverse dinamiche famigliari che ognuno vive, grazie all’accostamento tra linguaggio cinematografico e interpretazione in chiave psicologica. Le dottoresse Elena Lupini, Francesca Amighetti, Monica Facheris, Laura Mossi e Maria Teresa Heredia offriranno una lettura delle tematiche dei diversi film per fornire al pubblico degli spunti di analisi”.Andrea Frambrosi