Nuove norme per le attività negli oratori: ma le porte restano aperte

Roma , 7 giugno 2020. Oratorio Santa Francesca Romana. Riapertura degli oratori dopo il lockdown imposto dalla pandemia del Covid-19, Corona Virus (Coronavirus). Bambini e educatori con la mascherina e il distanziamento sociale.

Dopo un’estate attenta ma tranquilla la pandemia chiama a nuove attenzioni anche oratori e parrocchie, in obbedienza al Dpcm del 14 ottobre 2020. Che cosa succede con queste nuove norme? Sul sito della diocesi a questo link vengono riportate in modo dettagliato le indicazioni utili. In sintesi, gli Oratori possono continuare tutte le attività abituali (di carattere formativo, animativo e sportivo), purché realizzate nel rispetto dei protocolli già resi noti lo scorso 24 settembre.

Possono continuare anche tutte le attività non organizzate (cosiddette “informali”) e che avvengono per la maggior parte nei bar e nei cortili degli oratori.

Il DPCM aggiunge alle precedenti prescrizioni di sicurezza altre restrizioni che riguardano il contatto fisico e quindi le attività che lo prevedono o lo favoriscono, come per esempio alcuni sport di squadra. Questo non significa che gli oratori debbano restare chiusi, anzi, il comunicato diocesano, firmato da monsignor Vittorio Nozza, vicario episcopale e da don Emanuele Poletti, direttore dell’Ufficio per la pastorale dell’età evolutiva, sottolinea quanto sia importante che mantengano la propria funzione “di accoglienza e di cura per le nuove generazioni”.

L’oratorio è anche il posto giusto per imparare che il rispetto delle norme è una manifestazione di sensibilità e di responsabilità personale e collettiva “a tutela della propria salute ma anche a quella di chi ci è accanto”.

Come fare, quindi, a gestire in modo corretto gli ambienti e le iniziative? (a questo link è possibile scaricare tutta la modulistica neccesaria).

Secondo il comunicato diocesano, possono svolgersi come d’abitudine tutte le attività educative, dalla catechesi al doposcuola, rispettando i protocolli. I momenti conviviali (come pizzate, aperitivi, buffet, cene e castagnate) devono essere sospesi “in assenza di distanziamento rigoroso e a fronte del rischio di assembramento, spazi inadeguati e scarsa vigilanza”. Non è possibile, per il momento, organizzare vacanze e gite. Le associazioni sportive che hanno in concessione con regolare contratto l’utilizzo di strutture parrocchiali, possono continuare l’attività purché svolte con l’adozione di uno specifico Protocollo anti COVID-19 secondo quanto previsto dai rispettivi Enti o Federazioni Sportive Nazionali. Non si possono svolgere attività sportive di contatto. Si possono invece organizzare attività di animazione che non lo prevedono (sul sito di Odl, oratori delle diocesi lombarde, si possono trovare proposte e spunti messi a punto per le attività estive, ma ancora validi). L’oratorio può essere lasciato aperto per la frequentazione “informale” ma se si può garantire il rispetto delle norme di sicurezza e il divieto di praticare sport di contatto. Sarà ovviamente obbligatorio indossare la mascherina, rispettare le norme di distanziamento evitando di superare la capienza massima degli spazi all’aperto e al chiuso, ricordare con apposita segnaletica le norme di sicurezza. Anche i bar interni agli oratori potranno restare aperti, sempre con un funzionamento che rispetti le norme anti-covid.