“Tessitori di fraternità”. Un mese missionario all’insegna di responsabilità, cura e creatività

Tessitori di fraternità” è stato il tema, l’invito, di questo ottobre missionario appena vissuto. Cosa resta di queste settimane che, nel tempo della pandemia, hanno richiesto cambi di rotta sui programmi, restrizioni, impossibilità a svolgere tutto quanto veniva messo in azione negli scorsi anni?

Le strade della missione sanno percorrere anche i sentieri più impervi e questo insolito mese missionario ha regalato alla Chiesa di Bergamo e alle parrocchie la ricchezza di storie, di esperienze, di preghiera e di sentimenti condivisi nello spirito della missione. La Giornata missionaria mondiale segna solitamente anche l’inizio delle attività dell’anno pastorale, quasi il segno di ciò che la Chiesa è chiamata ad essere. Vocazione e missione sono le due dimensioni sottolineate dal messaggio per la Giornata missionaria 2020 – “Chi manderò? Eccomi manda me” come citano le parole del testo biblico.

Un “Eccomi” che si è fatto scelta e partenza per due missionari che il 16 ottobre, durante la Veglia in cattedrale, hanno ricevuto il crocifisso e il mandato dal vescovo Francesco Beschi. Daniele Assolari, 27 anni, di Scanzorosciate, raggiungerà la Bolivia per un progetto collegato al lavoro in ambito turistico sul territorio e dedicato ai giovani andini. Suor Ornella Carminati, 67 anni, di Filago, partirà per il Perù dove raggiungerà la piccola comunità di consorelle della congregazione delle Suore delle Poverelle. Il fermento della missione ha animato anche molte parrocchie che hanno visto all’opera i gruppi missionari di adulti e di ragazzi per trasmettere il messaggio alle loro comunità.

Qualcuno lo ha fatto attraverso scritti, riflessioni e incontri di preghiera, altri hanno allestito in chiesa un angolo con immagini e simboli per richiamare il tema di quest’anno, altri ancora hanno coinvolto la comunità in piccole iniziative di solidarietà o hanno utilizzato i canali social per far circolare informazioni o proporre momenti di ascolto di esperienze.

Responsabilità, cura e creatività sono le parole che meglio riassumono le proposte delle parrocchie e dei gruppi missionari nel mese di ottobre appena concluso. – dice Michele Ferrari del Centro missionario diocesano – Il messaggio chiaro che Papa Francesco e la Fondazione Missio hanno consegnato – essere tessitori di fraternità – ha saputo orientare l’impegno di chi ha a cuore la missione e prova a vivere questo spirito anche all’interno della comunità parrocchiale. L’attenzione agli ultimi, alla cura delle relazioni e delle celebrazioni esprimono il desiderio di offrire la gioia del Vangelo a tutti. Costruire e vivere relazioni fraterne è un impegno che ogni giorno ci viene affidato per costruire il Regno di Dio”.

Il Centro missionario tiene attivi i contatti con le parrocchie e con le missioni nel mondo, mettendole in comunicazione, creando legami di fraternità anche a distanza. Dopo il mese missionario sarà il tempo dell’Avvento e del Natale a portare, attraverso il Cmd, l’appello ad una fraternità possibile vissuta nella preghiera, nel dialogo e nella solidarietà.