Bergamo aiuta Betlemme: la scuola come riscatto sociale per i bambini più fragili

I fondi raccolti grazie alla Campagna di Natale del Centro Missionario contribuiranno a sostituire l'impianto di riscaldamento

La scuola come riscatto sociale, come porta d’accesso a un mondo che per molti bambini, a causa di una disabilità, sarebbe precluso. La Scuola Effetà Paolo VI di Betlemme è un orizzonte aperto per i piccoli audiolesi che abitano nei territori della Palestina e che lì possono seguire, oltre alla rieducazione audiofonetica, tutto il percorso di formazione fino al diploma di studi superiori. Dalle Suore Maestre di Santa Dorotea che dirigono la scuola arriva ora un appello che viene accolto dall’Ufficio diocesano Pellegrinaggi, condiviso con il Centro missionario diocesano e inserito fra i progetti che saranno sostenuti nella Campagna di Natale. Nella scuola c’è urgente bisogno del rifacimento dell’impianto di riscaldamento realizzato negli anni Sessanta. “Dopo 50 anni c’è bisogno di rinnovare perché l’impianto è usurato. Ora fa freddo e non abbiamo acqua calda per i nostri ragazzi” dicono le suore. La Scuola è nata nel 1964 por volere di Papa Paolo VI che durante una sua visita in Terra Santa constatò la presenza di molti bambini non udenti privi di assistenza e di un’educazione adeguata. “Si tratta di una menomazione dovuta in gran parte all’eredità genetica  con matrimoni che avvengono all’interno della famiglia allargata. – spiega don Gianluca Salvi, direttore dell’Ufficio Pellegrinaggi – Le suore accolgono tutti senza distinzioni di religione o condizione economica delle famiglie. I bambini e i ragazzi crescono insieme e con grande impegno imparano a parlare. Il loro destino senza un aiuto concreto sarebbe stato probabilmente ai margini della società”. Il legame con Bergamo e la nostra diocesi risale a una ventina d’anni fa, quando le necessità di questa Scuola furono segnalate al vescovo Roberto Amadei e dalla diocesi nacque un progetto per devolvere un aiuto economico. “Effetà sorge in un luogo fuori dai normali percorsi dei pellegrini. – aggiunge don Salvi – A Betlemme queste realtà così importanti possono sopravvivere solo se c’è qualcuno da lontano che le conosce e le aiuta”. I pellegrinaggio diocesani in Terra Santa vedono da alcuni anni una tappa alla Scuola Effetà per l’ascolto della testimonianza delle suore, degli educatori e dei ragazzi. Alcuni di loro hanno frequentato tutto il percorso di studi fino alla laurea e ora insegnano nella scuola. Attualmente sono più di un centinaio a frequentare le lezioni, dalla scuola materna all’ultimo anno delle scuole superiori. Una parte dell’Istituto è anche adibita a Centro residenziale per i ragazzi che provengono da zone lontane. La maggior parte sono di religione musulmana e nella scuola cattolica Effetà imparano a parlare e a crescere con amici di diverso credo. “In tutti questi anni non abbiamo avuto nessuna conversione alla fede cristiana – dicono le suore quando incontrano i pellegrini – ma siamo più che mai convinte di continuare in questa opera per una scuola che qui semina pace e attenzione alla dignità della persona”. Le iniziative della Campagna di Natale del Centro missionario in collaborazione con Ascom Bergamo e Websolidale andranno a sostenere questa realtà in Terra Santa.