Montello, una casa per giovani universitari a servizio dell’oratorio

Un appartamento rimesso a nuovo, pronto a diventare casa per dei giovani. A Montello la parrocchia mette a disposizione gli spazi di un proprio edificio a studenti universitari, disponibili a vivere un’esperienza che concili la residenza con il servizio in oratorio. Un passo inedito per la comunità parrocchiale di Montello, un’esperienza che ha pochi precedenti in generale in Diocesi, ma ha la lungimiranza di sperimentare il futuro. Duplice l’obiettivo: offrire l’opportunità di una residenza ad affitto calmierato per dei giovani e rivitalizzare l’oratorio grazie al coinvolgimento di nuove figure educative.

Don Domenico Locatelli sta portando avanti questa idea condividendone la progettazione con la sua comunità. L’appartamento, da poco ristrutturato e ora pronto ad aprire le porte ai giovani, ha una lunga storia alle spalle.

“93 metri quadrati, collocati al secondo piano di una palazzina elegante con ampi finestroni a volta tipici di una architettura degli anni ’30 – spiega don Domenico -. Gli importanti insediamenti industriali di manifattura tessile venivano costruiti, allora, seguendo l’ideale di fabbrica come di una grande famiglia ben organizzata: Crespi ne è l’esempio per eccellenza. Pertanto, insieme ai grandi spazi per telai e depositi, vi furono costruite palazzine per il direttore, i capi reparti e gli operai.  Così negli anni ’30 l’immobile di via Pio X al n.1 dava ospitalità agevole e confortevole a sei famiglie che lavoravano nella manifattura”.

Questo immobile fu acquistato del 1969 dall’allora parroco don Palmino Berbenni, che doveva trovare una soluzione ampliata per ospitare i bambini della scuola materna. In quegli anni la popolazione di Montello cresceva con ritmi veloci, grazie alla buona possibilità di lavoro richiesta da fabbriche medio grandi come La manifattura Maffeis e la fonderia RUMI.

Così l’edificio in Via Pio X n. 1 divenne scuola materna per 35 anni e fu abitato dalle Suore Adoratrici di Rivolta d’Adda, fondate dal beato Francesco Spinelli, che servirono la parrocchia S. Elisabetta in Montello per ben 35 anni.

“L’edificio ospitava le sezioni dei bambini – continua don Domenico – ma fu costruito altro spazio per il refettorio e un grande salone per il gioco, mentre le Suore che assicuravano l’insegnamento abitavano l’ultimo piano della palazzina, dove i due appartamenti in alto erano adatti ai ritmi di vita comunitaria con stanze separate, cucina, ampia sala e una chiesetta per la loro preghiera.

La passione pastorale di don Palmino fece in modo che questo ambiente potesse fare anche da oratorio femminile contando sulla presenza operosa delle suore”.

Nel 2005 la scuola materna si trasferisce in spazi più idonei e l’edificio comincia ad essere utilizzato come oratorio, in particolare per il catechismo. 

La trasformazione parte. “L’edificio mostrava la vetustà e la Soprintendenza metteva il vincolo di interesse culturale e il recupero poneva molte difficoltà. Nel 2018 si attuò un importante intervento di risanamento del tetto, degli infissi, delle facciate, del riscaldamento e della prima parte di messa a norma degli spazi interni. Il piano alto mantenne destinazione abitativa e ne risultarono due appartamenti”.

Da qui il nuovo progetto pensato nei mesi scorsi, che si aggiunge alle iniziative già messe in campo per coinvolgere nuove figure educative grazie al progetto regionale “Giovani insieme” e ai progetti di alternanza scuola-lavoro. L’arrivo di giovani dall’esterno ora potrà passare dalla residenza nell’appartamento. “Montello ha una stazione ferroviaria sulla linea Bergamo-Brescia e i collegamenti verso la città sono facili e rapidi: bastano 15 minuti. Ecco allora la destinazione di un appartamento rinnovato, luminoso, arredato, capace di ospitare tre persone, per gli universitari che cercano un alloggio o che sono interessati ai crediti. Proponiamo un affitto calmierato in cambio di un po’ di tempo come animatori nell’oratorio per i ragazzi e/o adolescenti”.

E insieme, l’oratorio di Montello cerca giovani da coinvolgere anche nello spazio compiti. “Si tratta di servizio che può essere valido per i crediti universitari. Montello è abitato da 3200 persone per il 23% (800 abitanti) da persone di altra madre lingua (Indiani, Pachistani, Rumeni, Albanesi, Marocchini, Africani) e da alcuni anni assicuriamo un aiuto scolastico a 30/40 ragazzi per lo più di origine diversa da quella italiana pur essendo nati per lo più in Italia”.