Papa Francesco nomina monsignor Luigi Bonazzi nunzio in Albania

«Non ho una grande conoscenza dell’Albania. La sola cosa chiara che ho in animo è che, mandandomi il Papa, il Signore mi invita a ripartire per una nuova avventura. Ci vado con questo spirito». È un passo della lettera inviata dal Canada dal nunzio apostolico Luigi Bonazzi a don Innocente Chiodi, parroco del paese nativo di Gandino. Infatti, giovedì 10 dicembre è stato nominato dal Papa nunzio in Albania. È la sua quinta destinazione come diplomatico della Santa Sede dopo essere stato ad Haiti, Cuba, Paesi Baltici e Canada. Nato il 19 giugno 1948, monsignor Bonazzi è licenziato in Teologia e laureato in Psicologia e in Scienze dell’educazione. Dopo l’ordinazione sacerdotale (30 giugno 1973), frequenta la Pontificia Accademia ecclesiastica a Roma, dove si formano i diplomatici della Santa Sede. Al termine degli studi, diviene addetto alla nunziatura in Camerun, Trinidad e Malta. Quindi uditore nella nunziatura di Spagna e consigliere in quelle dei Stati Uniti, Italia e Canada. Il 19 giugno 1999 viene nominato arcivescovo e nunzio apostolico ad Haiti, ricevendo la consacrazione episcopale nella Cattedrale di Bergamo il 26 agosto successivo dal cardinale Angelo Sodano, allora segretario di Stato vaticano. Il 30 marzo 2004 diviene nunzio apostolico a Cuba, che aveva riacquistato la libertà religiosa dopo cinquant’anni di politica antiecclesiastica del regime di Fidel Castro. Il 14 marzo 2006 è nominato nunzio apostolico in Lituania e in Estonia e il 25 marzo successivo anche in Lettonia, nazioni baltiche che stavano ricostruendo le loro Chiese perseguitate e riacquistato l’indipendenza nel 1990. Il 18 dicembre 2013 diviene nunzio apostolico in Canada.

Ora il passaggio in Albania, nazione con una superficie di 28.748 kmq e circa 3 milioni di abitanti, di cui il 12% cattolici, che ha ripreso le relazioni diplomatiche con la Santa Sede nel 1991, dopo lunghi decenni di asfissianti persecuzioni religiose, con vescovi e preti processati, incarcerati e giustiziati. Con la caduta del regime, la nazione ha recuperato la libertà religiosa e avviato un cammino difficile a causa della carenza di clero e strutture. L’Albania è suddivisa in 5 diocesi e una amministrazione apostolica. Ha anche un cardinale, il francescano Ernest Simoni, 92 anni, con un passato di carcere e persecuzioni.

Nella lettera, monsignor Bonazzi ha ricordi affettuosi del Canada. «Degli anni in questo vasto Paese, che porto in cuore con sconfinata gratitudine, ci sarebbero tante cose da dire. Posso condividere alcuni pensieri che ho scritto ai vescovi e ai religiosi». Il primo pensiero per i vescovi. «La Provvidenza e la vostra accoglienza mi hanno permesso di conoscere da vicino un buon numero di diocesi. Ve ne sono profondamente grato. In queste occasioni, chiedevo al Signore di aiutarmi a portare la gioia del Vangelo, gioia di essere cristiano con i laici, gioia di essere sacerdote con i sacerdoti, gioia di essere religioso/a con i religiosi, gioia di essere vescovo insieme». Monsignor Bonazzi non sottace la carenza di vocazioni. «In Canada la vita religiosa è anziana, ma proprio per questo deve essere un fuoco più ardente e per questo di attirare nuove vocazioni. Che non manchi il sorriso nelle vostre comunità». Infine un pensiero destinato ai gandinesi per il Natale. «In questo tempo di tristezza che la pandemia produce, diventa ancora più forte il desiderio di sperimentare la gioia del Natale, ossia l’amore e la pace che il Bambino Gesù dà a tutti coloro che lo accolgono. Vi rinnovo il mio saluto fraterno, l’assicurazione della mia preghiera e vi benedico».