Tempo di Natale: le celebrazioni con il vescovo di Bergamo Francesco Beschi

Anche nella nostra diocesi, come in tutte quelle delle nazioni ancora sono soggette alle restrizioni anticovid, il tempo liturgico forte del Natale sarà caratterizzato da alcuni cambiamenti negli orari rispetto a una tradizione consolidata. 

VIGILIA E GIORNO DI NATALE

Il primo di questi cambiamenti riguarda la Messa nella notte di Natale, quella che viene chiamata Messa di mezzanotte. Infatti, giovedì 24 dicembre, vigilia di Natale, viene celebrata in Cattedrale alle 20 e sarà presieduta dal vescovo Francesco Beschi.

Il giorno successivo, venerdì 25 dicembre, solennità del Natale, sempre in Cattedrale, alle 10,30 il vescovo presiede una Concelebrazione eucaristica. Prima della benedizione finale, il vescovo porgerà i suoi auguri natalizi a tutta la diocesi e alla società bergamasca.

ULTIMO DELL’ANNO E CAPODANNO

Giovedì 31 dicembre, San Silvestro, è ultimo giorno dell’anno. Alle 18, in Cattedrale, il vescovo Beschi presiede la Messa solenne di ringraziamento per l’anno trascorso, durante la quale l’assemblea intonerà l’antico canto solenne del «Te Deum».

Venerdì 1° gennaio, Capodanno, ricorre la solennità di Maria Madre di Dio (dogma stabilito dal Concilio di Efeso), che coincide con la 54ª Giornata mondiale della pace, istituita nel 1968 da papa Paolo VI per sensibilizzare il mondo sulla costruzione della pace. Alle 18 in Cattedrale, il vescovo Beschi presiede la Messa solenne. Nel suo messaggio, sul tema «La cultura della cura come percorso di pace», Papa Francesco ricorda come l’anno 2020 sia stato segnato «dalla grande crisi sanitaria del Covid, trasformatasi in un fenomeno multisettoriale e globale, aggravando crisi tra loro interrelate, come quelle climatica, alimentare, economica e migratoria, e provocando pesanti sofferenze e disagi». Riprendendo il tema della cura, Papa Francesco sottolinea che Dio Padre Creatore è «origine della vocazione umana alla cura», aggiungendo che la cura è una delle caratteristiche del ministero di Gesù Cristo sulla Terra e deve esserlo anche per i cristiani. Papa Francesco ricorda che «la cura» diviene «promozione della dignità della persona e del bene comune» e si esprime concretamente nella solidarietà, della salvaguardia del creato e nel cercare una «bussola per una rotta comune», concludendo che non si potrà mai costruire la pace «senza la cultura della cura».

EPIFANIA

Mercoledì 6 gennaio è la solennità dell’Epifania, che fa memoria della visita dei Re Magi al Bimbo di Betlemme, ma soprattutto celebra la prima manifestazione della divinità di Gesù Cristo all’intera umanità. Alle 10,30 in Cattedrale, il vescovo presiede una solenne Concelebrazione eucaristica. Alle 17 presiederà il canto dei Vespri solenni. Della visita dei Re Magi, che dall’Oriente giunsero a Betlemme guidati da una stella, parla soltanto il Vangelo di Matteo. Essi recarono tre doni che fanno riferimento alla natura umana e divina di Cristo: l’oro (segno della regalità), l’incenso (adorazione della sua divinità), la mirra (pianta medicinale, che rimanda alla futura sofferenza redentrice).