Accanto ai bambini malati: il cenone arriva in una scatola

«Esserci può avere tante forme». E per non far mai mancare la propria vicinanza a bambini, ragazzi, genitori ed operatori sanitari, l’Associazione Amici della Pediatria ha confermato l’organizzazione dell’11° cenone per accogliere il nuovo anno con i giovani pazienti dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. «A causa del Covid-19, non è possibile ripetere la classica serata di festeggiamenti, ma grazie alla collaborazione con la pasticceria Marianna, presente in ospedale, e l’adesione dell’ABIO (Associazione per il Bambino in Ospedale), abbiamo trovato il modo per esserci – racconta Milena Lazzaroni, presidente dell’Associazione Amici della Pediatria -: ogni genitore di un bambino ricoverato riceverà una dinner box, che potrà consumare nella stanza del proprio figlio, celebrando insieme l’arrivo del nuovo anno». La tradizione del cenone di capodanno è iniziata nel 2010 agli Ospedali Riuniti ed è poi proseguita al Papa Giovanni XXIII. «Ricordo ancora il primo ultimo dell’anno in corsia: metri e metri di pizza e tanti giochi». Con il trasferimento presso l’Ospedale Papa Giovanni XXIII, la tradizione è continuata «grazie alla collaborazione con la pasticceria Marianna. Apparecchiate le tavole negli spazi ludici, la cene si sono sempre configurate come un momento per stare insieme nel rispetto di tradizioni, culture e religioni. Anche per questo, il menù è inclusivo, senza carne». E poi, allo scoccare della mezzanotte, il brindisi con gli operatori sanitari «nella speranza che il nuovo anno porti più gioia e serenità ai piccoli pazienti e alle loro famiglie».Causa Covid-19, l’Associazione ha dovuto ripensare all’iniziativa, rinunciando all’aspetto conviviale, ma garantendo ad ogni paziente la possibilità di festeggiare l’arrivo del 2021 con i propri genitori. «Da mesi, non siamo più presenti in corsia, ma proseguiamo le nostre attività a distanza. Vicini ai bambini malati e alle loro famiglie, perché ciò che conta è esserci, seppur in un modo diverso».