Verso l’alt(r)o, la meditazione della settimana. Le prove non fermano la forza della vita

Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po’
e siccome sei molto lontano più forte ti scriverò.
Da quando sei partito c’è una grossa novità,
l’anno vecchio è finito ormai
ma qualcosa ancora qui non va.

(Lucio Dalla, L’anno che verrà)

Inizio gennaio, e inevitabilmente i ricordi vanno all’anno appena concluso, ai piani sconvolti da questo 2020, alle aspettative per il 2021. Quest’anno non ci sono stati i consueti veglioni, pochi i brindisi e niente spettacoli pirotecnici a mezzanotte. L’allegria, i fuochi, il rumore, quella sorta di caos da cui nasce il tempo nuovo, “riti” laici, gesti simbolici che ci illudono, almeno per qualche istante, di poter cacciar via ogni male dell’anno vecchio: tutto cancellato.

E allora di fronte a questo vuoto cosa è rimasto? Ai cristiani risponde la liturgia, che dai vespri del 31 dicembre celebra la fecondità di Maria, segno della fecondità di ogni uomo, per la potenza di Dio! Perché sì, anche oggi noi siamo uomini e donne con la pancia piena, e non per i pandori o i panettoni di Natale, ma perché Dio l’ha resa gravida, capace di generare Vita!

Se ci guardiamo attorno forse non sembra ancora il momento più adatto per parlare di Vita…Ma nel Vangelo non è mai il momento adatto quando la Vita accade: Maria non era ancora sposata con Giuseppe e rimane incinta…non era il momento! E quando sono in viaggio verso Betlemme, e si trovano lontani da casa, proprio in quei giorni, Gesù nasce…non era il momento! E poi sempre così, per tutto il Vangelo, con la Vita che accade quando proprio non sarebbe stato il momento! Noi cerchiamo sempre le condizioni ideali (che alla fine non arrivano mai!), mentre Dio manda suo Figlio, non quando il momento è favorevole e ci sarebbero tutte le condizioni, ma nella “nella pienezza del tempo”, quando cioè il tempo non è quello ideale, ma è opportuno, è compiuto agli occhi del Padre!

Chi ha vissuto l’esperienza del parto lo sa bene: quando una donna deve partorire non può aspettare! Quando la Vita deve nascere non è possibile trattenerla in attesa di tempi migliori! Se come Maria abbiamo detto il nostro “sì” a Dio, se ci siamo lasciati fecondare da Lui, neppure la malattia, la prova, il lutto, la solitudine che continuiamo ad attraversare, possono fermare ciò che è più forte di ogni cosa: la Vita!