A goccia a goccia si scava la roccia

  • “Tommy, mi fai andare in brodo di giuggiole”.

Tommaso guarda la sorella come fosse un’aliena, ma ormai è abitato a uscite delle quali fa fatica a capire il senso almeno per i primi cinque minuti. “Dai, le giuggiole. Ti ricordi che le abbiamo assaggiate? Sono dolcine, tipo olive ma zuccherate, la mamma mi ha detto che si dice così quando una cosa ci fa sciogliere dalla gioia e dalla dolcezza”. Mio figlio mi guarda perplesso, io sorrido felice, vah che bella cosa gli ha detto Alice, penso tra me e me. Ma Tommy ci vede lungo.

  • “Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Cioè, capito?! Se tu dici una cosa poi devi anche farla, altrimenti ci passa il mare da quanto è grande la baggianata che hai detto”.
  • “Mamma, io te l’ho detto che questa cosa dei proverbi e dei modi di dire le sta sfuggendo di mano. Se li è pure scritti. Forse è meglio che la sera torni a raccontarci le favole”.
  • “-Le sta sfuggendo di mano-, vedi Tommy che li usi anche tu? Mica ce li ho in mano, al massimo nella testa e sulla lingua”.

Negli ultimi mesi ho imparato che quando la discussione si accende tra loro il mio unico modo per sopravvivere è lasciarli fare. Il problema è che Alice pare guidata da misteriose forze condensate capaci di rendere inspiegabilmente pesante una bimba di 15 chili che a vedersi parrebbe più una fatina dei fiori che un essere umano.

  • E comunque alcuni proverbi non mi quadrano. “Chi si accontenta gode” non è vero, “mal comune mezzo gaudio” nemmeno. E cosa vuole dire che il lupo perde il pelo ma non il vizio, quali vizi avrebbe un lupo poveretto? Quella cosa che la gatta si ammazza pur di mangiare la pancetta la capisco, ma perchè devi risicare per rosicchiare?! Non basta dire che se non rischi mai nella vita non ottieni niente?

Tommaso punta chiaramente alla fuga. Afferra le macchinine, inizia a farle gareggiare due alla volta. La sorella non sta zitta un attimo, lui molla le macchinine, si tappa le orecchie, urla “Smettila!”

  • “A goccia a goccia si scava la roccia” è la mia frase preferita.
  • “Certo che è la tua preferita, sei tu. Scavi peggio di un trapano anche me”.
  • Ne ho inventata una apposta per te Tommy: “Dente che dondola cadrà”.

Ecco, forse è meglio chiuderla qui. Ognuno per la sua strada, almeno per i prossimi dieci minuti.

  • “Forza Tommaso, ognuno ha la sua croce”.
  • “Ehh no mamma, non cominciare anche tu”.