Archivio Storico Diocesano: la passione per la ricerca viaggia anche sul web

L’Archivio Storico Diocesano custodisce la memoria storica della Chiesa di Bergamo, un patrimonio documentario databile a partire dall’VIII secolo e formato dagli scritti della Curia Vescovile, del Capitolo della Cattedrale, degli Enti ecclesiastici dipendenti dall’autorità diocesana o di singole persone e istituzioni. «Come Archivio Storico Diocesano abbiamo l’obiettivo e la responsabilità di conservare e promuovere il prezioso patrimonio documentario in nostro possesso attraverso progetti di inventariazione, restauro, ricerca e assistenza agli studiosi ma anche attraverso proposte didattiche per gli studenti delle scuole. L’ Archivio ha inoltre lo scopo di offrire un sostegno agli archivi storici parrocchiali diffusi sul territorio diocesano, attraverso percorsi formativi e convegni per addetti e appassionati di storia e archivistica» racconta Veronica Vitali.

Come state attraversando questo periodo, così faticoso per i luoghi della cultura?

Gli accessi alla sala studio si sono ridotti di circa un terzo rispetto allo scorso anno e alcuni eventi culturali in programma (come la seconda annualità del corso Nella Bisaccia dell’Archivista o il XXVII Convegno Nazionale dell’Associazione Archivistica Ecclesiastica) sono stati sospesi o rimandati. Questo ci ha portato a riflettere sulla necessità di trovare modalità alternative, ma comunque costruttive, di servizio alla ricerca e alla comunità culturale a cui ci riferiamo operando un processo di mediazione attraverso la tecnologia.  Già da marzo abbiamo potenziato le ricerche da remoto inviando via mail riproduzioni digitali della documentazione; il Corso per addetti agli Archivi e alle Biblioteche parrocchiali si è svolto in modalità webinar attraverso la piattaforma zoom. Questo ha comportato un adattamento delle modalità e del linguaggio ma ci ha dimostrato forte coesione e affetto da parte dei nostri corsisti che sono sempre stati molto presenti. Abbiamo inoltre costruito e pubblicato su BeWeB un percorso tematico sui Corali miniati del Capitolo della Cattedrale (https://beweb.chiesacattolica.it/percorsitematici/la-parola-in-canto-e-immagini/) mettendo così a disposizione una delle parti più belle del nostro patrimonio e condividendo l’esperienza di un team di ricercatori e professionisti che hanno collaborato allo studio e alla valorizzazione di questi materiali.

Il portale BeWeB, fruibile online, raccoglie molto del vostro lavoro…

Esatto, poiché in questo portale sono ospitati tutti i lavori di censimento, ordinamento, inventariazione dei beni archivistici dell’intera Diocesi che ormai da quindici anni conduciamo o coordiniamo come Archivio Storico Diocesano in accordo con la CEI (consultabili a questo link: https://www.beweb.chiesacattolica.it/istituticulturali/istituto/1477/Archivio+storico+diocesano+di+Bergamo#da=1&action=CERCAIST&ambito=ISTITUTI&domini=3%3B4%3B5%3B&frase=bergamo&ordine=rilevanza&locale=it). Il portale è dunque in continuo aggiornamento, negli ultimi mesi si sono prodotte numerose risorse elettroniche a partire da lavori di schedatura analitica sia di fondi qui conservati sia di due archivi parrocchiali (Grumello del Monte e Cividate). Negli ultimi lavori si è posta particolare attenzione ad agevolare la ricerca online redigendo schede authority file che permettono la fruizione trasversale di tutti i beni catalogati in BeWeB. La ricerca è dunque migliorata nella direzione della ricostruzione del contesto di questi beni, cioè le comunità cristiane, che si possono così riconoscere o interrogare a partire da quanto la storia consegna loro.

Avete anche potenziato la comunicazione attraverso Facebook (https://www.facebook.com/archiviostoricodiocesibg/) e Instagram (https://www.instagram.com/archiviostoricodiocesibg/).

La scelta di avventurarci nel mondo dei social ha l’obiettivo di avvicinare l’Archivio a un pubblico ampio e generico comunicando nel modo più divulgativo e interattivo possibile la ricchezza, la varietà e l’interesse del patrimonio che vi è conservato a vantaggio di tutti, soprattutto delle giovani generazioni. Tra le carte sono nascoste tantissime storie di vita in cui si può intravedere la bellezza del «transitus Domini nella storia», come dice Paolo VI. Si tratta solamente di avere la passione per la scoperta e uno sguardo attento e allenato. Se qualcuno vuole avvicinarsi a questo mondo e comprendere meglio le proprie radici, si lasci incuriosire dai nostri profili e venga a trovarci: sarà il benvenuto!