Spreco alimentare: a Bergamo 698 quintali recuperati e ridistribuiti dalla Dispensa Sociale

Giornata contro lo spreco alimentare: a Bergamo 698 quintali recuperati e ridistribuiti dalla Dispensa Sociale: il bilancio è stato presentato nei giorni scorsi in occasione della Giornata nazionale contro lo spreco alimentare. Nel 2020, un anno segnato profondamente dalla crisi per la pandemia, sono aumentate sensibilità e richieste.

Con i suoi 69.780 chili di derrate alimentari raccolte e ridistribuite nel 2020, la Dispensa Sociale è l’antenna in terra orobica del movimento nazionale contro lo spreco alimentare. Nel 2020 sono aumentate di un terzo le eccedenze alimentari raccolte (erano 52 mila nel 2019) dalla realtà che ha sede a Redona, in via Galimberti. Si tratta di prodotti ritirati dai supermercati, dalle aziende agroalimentari e dall’ortomercato della Celadina ancora buoni da mangiare, ma non più commercializzabili perché con difetti estetici, prossimi alla scadenza o con il packaging rovinato.

I volontari della Dispensa – attivi sei giorni a settimana – hanno effettuato 463 ritiri e ridistribuito i prodotti raccolti, dopo un’attenta cernita per scartare eventuali cibi non più edibili, a 21 enti beneficiari che si occupano di persone svantaggiate. Lo spreco così diventa risorsa per Caritas parrocchiali, comunità per persone fragili, associazioni di paese, servizi sociali.

Nell’anno della pandemia si è registrata – come era prevedibile – una maggior richiesta da parte degli enti beneficiari di accedere alla distribuzione degli alimenti (+11 enti dal 2019), ma allo stesso tempo una maggiore sensibilità da parte delle realtà imprenditoriali a non sprecare il cibo invenduto e a donare anche parte della propria produzione.

Frutta e verdura strumento di inclusione

La Dispensa Sociale rappresenta un’integrazione alla spesa alimentare di piccole associazioni, cooperative sociali, Caritas parrocchiali che si occupano di persone in difficoltà. Per scelta la Dispensa si concentra sulla raccolta di ortofrutta (55 mila chili) e di latticini e derivati (4.000 chili), anche se redistribuisce prodotti “secchi” come pasta e affini (8.500 chili) e bevande (1.600 litri).

La lotta allo spreco però si trasforma in strumento d’inclusione sociale. Ai 20 volontari impegnati tutto l’anno, infatti, si affiancano persone con disabilità o fragilità coinvolti in azioni di volontariato protetto. Il Covid ha fermato parzialmente quest’opportunità, tuttavia quattro persone (3 uomini come pena alternativa e 1 donna con altro tipo di fragilità) sono state inserite nell’attività.

La Dispensa è un progetto della cooperativa sociale Namasté, realtà storica della Bergamasca, che si avvale della collaborazione dei volontari dell’associazione Ridò e una rete di donatori, beneficiari e istituzioni locali (tra cui il Comune di Bergamo) tutti del territorio. Perché la lotta allo spreco dev’essere anche sostenibile: il prodotto recuperato passa dal banco del supermercato (o dell’azienda) al destinatario finale nel giro di pochi chilometri. Per saperne di più clicca qui.