Breve storia dei testi cristiani: un saggio di Giovanni Maria Vian

La proposta di lettura della Biblioteca diocesana del Seminario Giovanni XXIII di Bergamo: il saggio di Giovanni Maria Vian, I libri di Dio. Breve storia dei testi cristiani Carocci, 2020.

Nel saggio I libri di Dio Giovanni Maria Vian, docente di Filologia patristica alla Sapienza di Roma, racconta «la storia della ricerca intorno a una parola che si ritiene ispirata da Dio», parola che diviene scrittura sacra, e che a sua volta dà vita a innumerevoli altre scritture, che la commentano e la diffondono, i libri di Dio appunto, protagonisti di questo racconto da allineare in una sorta di storia e di biblioteca ideale.

Il volume si articola in una serie di capitoli che indagano la genesi, la diffusione e l’articolazione di diversi testi cristiani, a partire dalla Bibbia, testo cardine di tutta la tradizione cristiana stessa. L’autore passa in rassegna diversi manoscritti e codici dell’antichità, indaga il rapporto tra il cristianesimo e le altre culture antiche, in particolare il giudaismo e l’ellenismo, dalle quali provengono e appartengono i primi autori cristiani: Clemente, capace di rendere la fede cristiana non ostile, ma di casa nell’ambiente culturale giudeo-ellenistico circostante; Origene, grande lettore e ricercatore curioso, autore intellettualmente libero e copioso, grande filologo dei testi biblici, e tutta la tradizione di Alessandria con la sua grande biblioteca (II-III secolo d.C); Eusebio di Cesarea, inventore della storia della chiesa con la sua fortunata opera Storia ecclesiastica (III-IV secolo d.C); Girolamo, grande letterato trilingue, simbolo del presunto dissidio tra cultura classica e fede cristiana, che inaugura la storia della letteratura cristiana con De viris inlustribus e scrive la Vulgata, la traduzione latina della Bibbia che attraverserà per secoli tutta la storia della cultura occidentale (IV-V secolo d.C), e infine Agostino, autore geniale e infaticabile di ‘opere fortunatissime’  (IV-V secolo d.C). 

La seconda parte del volume si concentra, invece, sulla diffusione, lo studio e la ricerca della tradizione manoscritta nel Medioevo in uno scambio continuo tra Oriente e Occidente, che ha permesso di conservare parte del patrimonio culturale dell’antichità che altrimenti sarebbe andato perduto; per poi approdare all’epoca d’oro dell’Umanesimoe delRinascimento, di cui l’autore racconta dei primi libri a stampa, gli incunaboli, e di censure, di magnati e di biblioteche. 

Infine, il saggio si conclude con una sezione dedicata all’analisi dei testi cristiani nell’età moderna e contemporanea, dalla fine del XVIII secolo ai giorni nostri, periodo segnato dalle divisioni confessionali e dalla progressiva laicizzazione degli ambienti culturali, ma anche da ‘spettacolari ritrovamenti’ in posti impensati e dimenticati di testi classici, biblici e patristici che si credevano ormai perduti e da figure intellettuali di spicco, tra i quali fra molti il paleografo Angelo Mai e il francese Jacques-Paul Migne.

Un libro per lettori appassionati di lettere e per quelli che vogliono curiosare tra storia e filologia dei testi classici e cristiani.

Silvia Piazzalunga

Per informazioni si può contattare la biblioteca diocesana: tel. 035.286.221 – 035.286.252; www.bibliotecadiocesanabg.itbiblioteca@seminario.bg.it