Reddito di cittadinanza: un’alleanza tra Comuni e Csv per attività di volontariato

Roma, 29 aprile 2020. Santi Fabiano e Venanzio. La distribuzione di pacchi famiglia attraverso la Caritas Parrocchiale

Nell’ambito dei «Patti per il lavoro e per l’inclusione sociale», i beneficiari dei Reddito di Cittadinanza sono tenuti a svolgere «Progetti Utili alla Collettività» (PUC) nel Comune di residenza per almeno 8 ore settimanali, aumentabili fino a 16. I Comuni sono responsabili dei PUC e li possono attuare in collaborazione con altri soggetti, tra i quali gli Enti del Terzo Settore (ETS).

Enti del Terzo Settore che devono entrare in contatto con gli enti locali e conoscere questa possibilità, con tutto ciò che offre ma anche che comporta. Per questo motivo il Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci e il CSV di Bergamo hanno siglato un rapporto di partenariato che ha l’obiettivo di promuovere una sperimentazione di coinvolgimento degli ETS nella costruzione di possibilità di accoglienza dei soggetti tenuti allo svolgimento dei PUC.

Da un’analisi dei 400 progetti presenti oggi sulla piattaforma dei PUC della provincia di Bergamo è emerso che nessuno è presentato da Enti del Terzo Settore o da associazioni di volontariato, nonostante le realtà del territorio coinvolgibili siano circa 1300.

Il numero di persone che dovrebbero svolgere le ore settimanali previste dal PUC su tutto il territorio provinciale è significativo, sono circa 4500.

Marcella Messina, presidente del Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci, spiega come “Avere stretto questo accordo con CSV Bergamo rappresenta per me e per il Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci un’occasione per dare valore allo strumento a del “reddito di cittadinanza”.

Ritengo infatti che solo attraverso la possibilità dei beneficiari di reddito di cittadinanza di essere impiegati nei PUC – Progetti Utili alla Collettività – è possibile uscire da una logica di “welfare assistenzialista” a favore di una logica di “welfare generativo”, intendendo con questa parola un welfare capace di responsabilizzare le persone, aiutarle a coniugare diritti e doveri e a costruire percorsi di crescita e di “solidarietà” reciproca.

È in questa logica che il CSV ci sta aiutando. Creando delle occasioni concrete fra il mondo dell’associazionismo bergamasco dove i beneficiari del reddito di cittadinanza possano essere impiegati per restituire attraverso prestazioni quanto ricevuto e contemporaneamente iniziare un percorso di dignità e di “inclusione” nella comunità”.

Le azioni che CSV Bergamo mette in campo, grazie all’accordo, sono di 3 tipi: la realizzazione di una mappatura per ciascuno dei 14 ambiti per individuare le realtà ETS presenti e, sulla base di un’analisi delle caratteristiche di ognuna, la valutazione delle modalità di coinvolgimento e la messa in campo di corsi di formazione; la predisposizione di linee guida operative per la realizzazione dei PUC presso gli Enti del Terzo Settore; il monitoraggio e la valutazione degli esiti.