Quaresima: i podcast scandiscono la preghiera quotidiana dei giovani

La Quaresima quest’anno riflette il tempo che stiamo vivendo: la lunga maratona della pandemia, l’incertezza, la difficoltà di vivere momenti di comunità. Come però hanno dimostrato gli ultimi mesi, le nostre comunità sanno esprimere anche in questo periodo vitalità e creatività in molti modi diversi, usando anche i linguaggi digitali.

Saranno anche in Quaresima dei podcast quotidiani a scandire il ritmo di preghiera dei giovani bergamaschi. Con le cuffie nelle orecchie. Lì dove la loro vita accade. Per iniziare ogni giornata con una pillola di Vangelo e condividere il cammino di preparazione alla Pasqua. 

L’Ufficio per la Pastorale dell’Età Evolutiva ha deciso di riproporre la modalità già sperimentata nello scorso Avvento, rilanciandola con alcune novità.

Il titolo “Serviamo la vita!” lega questa proposta al percorso quaresimale più generale, nel cui alveo si collocano anche i cammini per adulti e famiglie (“Dico a te, alzati: serviamo la vita!”), oltre che alla lettera pastorale del Vescovo. E, come ogni anno, la Quaresima ha sempre un respiro missionario e di servizio. 

I podcast avranno una struttura fissa: la voce guida (si alterneranno sette curati della Diocesi), la lettura del Vangelo (eseguita da un seminarista), la preghiera del salmo e un commento. Nei giorni feriali questo sarà proposto da alcuni giovani (collaboratori dell’UPEE e dell’equipe della Scuola di preghiera), che si alterneranno uno per ogni settimana, mentre nei giorni festivi la voce sarà quella di alcune suore di clausura delle clarisse di Bergamo.

Ciascuno di loro proporrà una rilettura attuale del Vangelo,: insieme ad una breve contestualizzazione, condividerà la provocazione che suscita il Vangelo nella propria vita e suggerirà un impegno per la giornata.

Dal mercoledì delle Ceneri sino alla domenica di Pasqua l’appuntamento per i giovani bergamaschi dai 18 ai 30 anni è su Spotify, Apple Podcast o Google Podcast. Un’occasione preziosa per sintonizzarsi, insieme ai propri coetanei, sulle frequenze del Vangelo.