Tempi della lettura. Media, pensiero, accelerazione: l’attualissimo saggio di Rivoltella

La proposta di lettura della Biblioteca diocesana del Seminario Giovanni XXIII di Bergamo: P. C. Rivoltella, Tempi della lettura. Media, pensiero, accelerazione. Scholè, 2020

L’analisi di Pier Giorgio Rivoltella si focalizza sulla trasformazione delle pratiche di lettura e di scrittura, sempre più istantanee e frammentarie, al tempo del digitale, ampliando poi la riflessione al modo in cui il tempo viene gestito all’interno della nostra società e alle possibili soluzioni per attenuare i risvolti problematici legati a uno stile di vita e di lavoro spesso frenetico.

L’Autore, direttore del CREMIT (Centro di Ricerca sull’Educazione ai Media, l’Innovazione, la Tecnologia) offre, quindi, un prezioso contributo allo studio dell’attuale contesto socio-culturale con una particolare attenzione alle conseguenze, sulla nostra quotidianità, del “sistema di accelerazione sociale” in cui siamo inseriti.

In primo luogo, si comprende come, a essere compromessa, oggi, sia la “lettura profonda” e dunque la capacità del lettore di capire, attribuire significato al testo e sviluppare competenze emotive. Prevarrebbe, infatti, un tipo di attenzione periferica e distribuita su una molteplicità di stimoli a scapito di un pensiero ponderato e focalizzato. 

D’altra parte, la scrittura alfabetica diventa sintetica e compressa all’interno di schermi digitali e ipertesti condivisibili ed espandibili grazie a collegamenti, immagini, icone e layout. In questo senso, i media digitali e lo sviluppo della tecnologia sono perfettamente coerenti con una certa economia del tempo, istantanea e discontinua, tipica del sistema di produzione e di consumo rapido e competitivo occidentale. 

Se alcuni filosofi e sociologi contemporanei hanno proposto, come possibile soluzione a questo stato di cose, l’uscita dall’attuale sistema mediante un paradossale incremento dell’accelerazione guidato dalla robotica o, all’inverso, un rallentamento tale da opporsi al progresso e alla modernità stessa, Rivoltella si mostra più favorevole alla tesi sostenuta da Rosa Hartmut, legata al concetto di “risonanza”. Si tratterebbe di una modalità “accordata” di entrare in relazione con il mondo, non indifferente né repulsiva verso il presente.

L’auspicio dell’Autore, infatti, è proprio quello di rendere sostenibile l’accelerazione delle nostre vite, vivendo la quotidianità, lettura compresa, quanto più possibile senza fretta o ansia.  

Chiara Maino

Info

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